Pensioni, verso l’addio alla Fornero “La smonteremo entro l’anno”
Roma L’ultima arma delle opposizioni contro il governo gialloverde è pensare che tutti proclami e gli annunci di questi giorni (con Salvini a fare la parte del leone) siano soltanto fumo.
E che di arrosto non ci sia traccia. Per il neo ministro degli Interni è un po’ come colpirlo nell’onore e nell’orgoglio. Ed ecco che il suo ultimo annuncio ha già una road map ben dettagliata, tanto da lasciare senza parole non soltanto gli oppositori. Intervenendo alla trasmissione di Rai3 Agorà, Matteo Salvini più in qualità di vicepremier che di ministro degli Interni ha annunciato che entro la fine dell’anno «la riforma Fornero sarà smontata». Molto probabilmente ripartendo dalla cosiddetta quota 100.
«Il ministro dell’Economia fa il suo mestiere – ha aggiunto Salvini -. Noi vedremo, rispettando le regole, di cercare di ottenere più spazio in Europa per fare quello che abbiamo promesso in campagna elettorale». Con ogni probabilità non sarà necessaria una vera riforma del sistema pensionistico. Basterà, spiega lo stesso Salvini, inserire lo smantellamento della Fornero nella legge di Bilancio. E così dal prossimo anno potremmo trovarci con un sistema pensionistico dove varrà principalmente il principio matematico della quota cento con un minimo di 42 anni di contributi versati.
E che su questo punto ci sia piena sintonia con l’altro vicepremier lo dimostra anche il fatto che Luigi Di Maio va ripetendo che entro l’anno saranno ridimensionate le pensioni d’oro, viste dai pentastellati come un indebito privilegio. Nei giorni scorsi Di Maio ha incontrato anche il presidente dell’Inps per discutere il progetto di istituire un fondo nel quale far confluire i tagli dei vitalizi degli ex parlamentari e i tagli delle pensioni d’oro. Un fondo che servirebbe proprio per poter aumentare le pensioni minime come gesto di equità sociale. «Smontare la Fornero» come dice Salvini è un auspicio comune. Dai Cinque Stelle alla Lega, passando per i sindacati. Questi ultimi, però con necessari distinguo.
«La legge Fornero – avverte il segretario generale della Ui, Carmelo Barbagallo – è come un muro che pezzo dopo pezzo intendiamo smontare». Senza però «soluzioni generalizzate». La Uil si mostra perplessa circa l’efficacia della cosiddetta «quota 100». «Può funzionare per i lavoratori che hanno un numero rilevante di anni di contributi – osserva Barbagallo -. Rischia invece di essere una beffa per i giovani che, entrando tardi nel mondo del lavoro a tempo pieno e costante, vedrebbero paradossalmente aumentare la loro soglia per l’età pensionabile».
IL GIORNALE
This entry was posted on venerdì, Giugno 22nd, 2018 at 08:00 and is filed under Economia - Lavoro. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.