M5s, Di Maio gela la protesta dei parlamentari: “Voglio consigli, non piagnistei”
ROMA – “Voglio ascoltare i consigli, non i piagnistei, perché ora dobbiamo pensare a lavorare”. Lo ha detto il vice premier e leader del M5S Luigi Di Maio all’assemblea congiunta dei gruppi del Movimento. Un intervento che mira a compattare le fila dei parlamentari che da giorni manifestano segni di insofferenza per come sta procedendo il governo Conte, la cui immagine è sempre più ‘oscurata’ dal vicepremier leghista Matteo Salvini che, sul fronte immigrazione e sicurezza, sta rubando la scena ai 5 Stelle. “Il Movimento – ha aggiunto il vicepremier grillino – è nato per cambiare il Paese. Noi ora siamo maggioranza, non ci sono più scuse, o ottieni i risultati o non li ottieni. Con le proposte di legge, gli emendamenti e l’azione di governo si cambia il Paese”. “Dobbiamo cambiare il Paese, non il Movimento. Siamo al governo”, ha ricordato.
“Questo governo ha il consenso più alto degli ultimi 60 anni”, è un passo (forse non del tutto veritiero) del suo intervento. “Finalmente si parte”, ha rimarcato il ministro dello Sviluppo economico, scatenando l’applauso dell’assemblea.
“Siete ostaggio di Salvini e della Lega”. La base del Movimento si èra fatta sentire nei giorni scorsi sul Blog delle stelle. E lo aveva fatto con dure critiche nei confronti dello sbilanciamento di potere fra le due forze politiche di maggioranza. C’era chi insultava apertamente Salvini, chi sollecitava chiarimenti sulle ultime vicende romane, chi spingeva perché i Cinquestelle spingessero in primo piano i propri temi, vedendoli oscurati dai proclami leghisti.
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