Salvini: “Invito Saviano in Calabria”. Ma lo attacca sui social. La replica: “Lascio le passerelle ai politici piccoli”
ROMA. Un invito ma anche una provocazione. All’indomani dello scontro sulla scorta, Matteo Salvini torna a parlare di Roberto Saviano. Lo fa ai microfoni di Sky – durante la campagna elettorale per i ballottaggi, in Toscana – e poi, immancabilmente, sui social. Davanti alle telecamere invita Saviano in Calabria, per la riconsegna di un bene sequestrato alla mafia. “Un bene che diventerà un commissariato della Polizia, perché io amo chi combatte la mafia con i fatti. Gli manderò personalmente un invito”. L’invito però sa anche di beffa. Perché allo stesso tempo Salvini twitta, postando un pezzo dell’Espresso: “Saviano come Falcone e Borsellino? Ma per favore”. Senza risparmiarsi l’emoticon con una faccia che ride.
La risposta di Roberto Saviano arriva su Facebook. “Il ministro della malavita mi invita all’inaugurazione di un bene confiscato; a me le passerelle non sono mai piaciute, sono cose da politici piccoli piccoli. Invece parteciperò volentieri alla cerimonia per la restituzione allo Stato dei 50 milioni di euro di rimborsi elettorali rubati dalla lega. Quando la facciamo? #restitutionday”.
Nella maggioranza – con la sola eccezione del presidente della Camera, Roberto Fico, che ha detto “chi combatte la mafia va difeso dallo Stato” – non si leva una sola voce in difesa di Saviano. Luigi Di Maio si è trincerato dietro il mantra del contratto: “Io penso che ci dobbiamo concentrare sulle cose che stanno nel contratto, su cosa faremo per gli italiani, l’ho detto anche ai parlamentari” poi “ognuno dica quello che vuole ma nel tempo libero”, ha detto interpellato sul caso scorta dai cronisti.
Toni di sfida infine da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Non ho gli elementi per giudicare se sia da rivedere la scorta di Saviano, né tantomeno se ammazzare Saviano è una priorità della camorra”.
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