Vitalizi, M5S contro Casellati: “Schiaffo ai cittadini”. Presidente Senato: “No riserva politica, serve equilibrio giuridico”
ROMA – “Una giravolta incredibile”. “Un’uscita inopportuna e infondata”. “Uno schiaffo ai cittadini”. Parte la prima offensiva dei Cinquestelle contro la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La “colpa” della seconda carica dello Stato è quella di frenare sul taglio dei vitalizi – storico cavallo di battaglia di M5s – lasciando “solo” il presidente della Camera Roberto Fico che ha presentato, nell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza di Montecitorio, il testo della delibera sul ricalcolo degli assegni mensili agli ex deputati.
Casellati, in missione a Washington, ha infatti spiegato di avere “qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti”. E, pur aggiungendo che il tema va ripreso anche al Senato “perché sarebbe stravagante che la Camera operasse in un modo e che la stessa situazione non si verificasse nell’altro ramo del Parlamento”, ha auspicato “soluzioni condivise”.
Ma in serata la Seconda Carica dello Stato – in visita negli Stati Uniti – è tornata sull’argomento per chiarire la sua posizione. “Nessuna riserva politica – ha precisato – ma cerchiamo una soluzione che possa però avere un equilibrio giuridico”. “Io ne faccio una questione di carattere tecnico-giuridico – ha ribadito – una decisione politica non può non tenere conto dei principi di diritto” .
“Dobbiamo trovare una soluzione condivisa – ha aggiunto – perchè i vitalizi riguardando la Camera e anche il Senato. La cosa migliore sarebbe stata quella di sederci intorno ad un tavolo, capendo quali possano essere i limiti del pensiero di ciascuno di noi”. Casellati ha anche fatto riferimento alla giurisprudenza costituzionale, al fine di “capire se, trattandosi di diritti acquisiti, la competenza sia davvero degli uffici di presidenza. O se una regolamentazione spetti ad una norma ordinaria”.
Per ora, però, le Camere marciano divise con il risultato che 1.338 ex deputati rischiano di ritrovarsi con un vitalizio “a dieta” mentre gli ex senatori sono in salvo.
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E così, all’indomani della frenata, Casellati si ritrova per la prima volta dalla sua elezione sotto attacco. Il senatore M5s Nicola Morra accusa la presidente del Senato di aver cambiato idea: “Quando il presidente della Camera comunicò che avrebbe agito con celerità per mettere un freno a questo odioso privilegio, la presidenza del Senato fece sapere in tempi fulminei che anche Palazzo Madama avrebbe fatto la sua parte. Ma proprio quando dagli annunci si è passati ai fatti, da Casellati si sono levati appelli alla prudenza e si è invocato addirittura il principio della condivisione. Ma di che cosa stiamo parlando?”. Morra invita la presidente del Senato “a ricordarsi di ciò che lei stessa auspicava poche settimane fa dando un’accelerazione alla norma”. E aggiunge: “Noi del Movimento 5 Stelle non faremo sconti”.
Dà man forte un altro senatore pentastellato, Primo Di Nicola: “Dire che i vitalizi non si possono tagliare perché alcuni ex parlamentari si troverebbero in difficoltà economiche è un pretesto”. Incalza il capogruppo M5s a Palazzo Madama Stefano Patuanelli: “I cittadini italiani stanno guardando al Senato per capire se veramente la casta avrà la faccia tosta di opporsi al cambiamento impedendo l’abolizione dell’odioso privilegio dei vitalizi che consentirebbe di recuperare 60 milioni di euro l’anno tra Camera e Senato”.
Concorda il questore M5s del Senato Laura Bottici: “Le dichiarazioni di Casellati ci sorprendono ma non ci stupiscono, perché figlie di una politica che guarda al passato e non al futuro. In un Paese che fa segnare il record di poveri c’è ancora chi parla di diritti acquisiti dei politici. Basta perdere tempo: dopo la Camera adesso tocca al Senato fare la sua parte”.
In difesa di Casellati si mobilitano Forza Italia e Udc. Il senatore Giacomo Caliendo ricorda “i rilevanti dubbi di costituzionalità” sul taglio dei vitalizi. Il collega Francesco Giro, segretario d’aula a Palazzo Madama, definisce “inaccettabili” le critiche “scomposte e in taluni casi persino intimidatorie rivolte alla seconda carica dello Stato”. E il questore Antonio De Poli rivendica la coerenza della posizione di Casellati.
Vitalizi, Fico risponde a Casellati: “Andrò avanti per la mia strada”
A gettare acqua sul fuoco, arrivando all’ora di pranzo all’hotel Forum di Roma per un incontro con Beppe Grillo e Virginia Raggi, è direttamente Fico: assicura che con Casellati “non c’è nessuna polemica, sa che avremmo proceduto con la delibera. Io faccio quello che avevo promesso, proseguo su questa strada senza alcun problema e alcuna paura, discutendo nell’ufficio di presidenza della Camera”.
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