Salisbury, antiterrorismo indaga per le due persone ricoverate per avvelenamento
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA – L’antiterrorismo entra nell’inchiesta sul misterioso avvelenamento di una coppia di quarantenni ad Amesbury, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Lo fa sapere la polizia britannica. Il villaggio di Amesbury è a soli 13 km da Salisbury, dove in marzo furono avvelenata con gas nervino l’ex spia russa Serghei Skripal e la figlia Yulia. Dunque, un nuovo giallo a Salisbury, la cittadina dell’Inghilterra già teatro dell’avvelenamento con il gas nervino dell’ex-spia russa doppiogiochista Sergej Skripal e di sua figlia Julia, un attacco in cui sono rimaste contaminate in modo più leggero oltre cento persone e di cui il governo britannico attribuisce la responsabilità a Mosca.
Un uomo e una donna sono stati ricoverati all’ospedale della città privi di sensi e in condizioni critiche, in circostanze che ricordano la precedente vicenda di Skripal. In un primo tempo il malessere sembrava essere stato causato da una overdose di droga o di alcol, ma poi la polizia ha ordinato “in via precauzionale” di mettere i cordoni a vari punti di Salisbury, un’iniziativa che lascia spazio all’ipotesi di un contatto con sostanze fortemente tossiche. Pur smentendo per il momento che ci siano prove di un collegamento diretto con l’attacco del marzo scorso contro l’ex-agente segreto russo, le autorità hanno dichiarato “un allarme di grosse proporzioni”.
La coppia, entrambi sui 40 anni, è stata rinvenuta sabato priva di coscienza ad Amesbury, un villaggio a 16 chilometri da Salisbury, ma la notizia del ricovero e dell’allarme è stata annunciata soltanto questa mattina. La polizia dice di rimanere possibilista su qualsiasi motivazione. “Inizialmente pensavamo che i due si fossero sentiti male per ingerimento di crack (un tipo di cocaina, ndr.) contaminato”, afferma un comunicato delle forze dell’ordine. “Entrambi sono in cura per sospetta esposizione a una sostanza sconosciuta. La polizia del Wiltshire si è attivata per contenere ogni rischio che ci possa essere”. Sottinteso: per la popolazione.
Un portavoce aggiunge: “Non c’è ragione di pensare che sia connesso ai fatti di alcuni mesi fa”. Ma accanto all’opzione più probabile di una overdose di droga rimane quella che la coppia sia entrata in contatto con tracce di gas nervino non “ripulite” dall’attacco di marzo contro Skripal e la figlia. Insieme a quella di un avvelenamento d’altro tipo. E a quella di un altro attacco con gas nervino o differenti armi chimiche, anche se appare l’ipotesi meno credibile, evidentemente data l’identità delle vittime, che non è stata rivelata dalle autorità ma è nota alla polizia.
L’AMMISSIONE DELLA POLIZIA
A tarda sera l’ammissione delle forze dell’ordine. La coppia del Wiltshire, ricoverata in ospedale, è stata avvelenata dal Novichok, lo stesso agente nervino con cui furono colpiti l’ex spia russa Sergei Skripal e la figlia. Lo ha comunicato la polizia britannica, in una dichiarazione firmata dall’assistente commissario di Scotland Yard, Neil Basu, e riportata dal Guardian.
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