Napoli, Ospedale del Mare: il primario Francesco Pignatelli chiude un reparto per un party
Un importante reparto di un ospedale pubblico chiuso, con i pazienti ricoverati dimessi o spostati e quelli da ricoverare dirottati altrove, per consentire all’intero staff di partecipare alla festa per la nomina del primario. Denunciata dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, la vicenda trova conferma nel provvedimento di sospensione cautelativa del primario, disposta d’urgenza dalla direzione generale della Asl, e dall’apertura di una inchiesta interna che partirà formalmente stamattina con un’ispezione in reparto. Succede tutto all’Ospedale del Mare di Napoli, struttura nuovissima alla periferia della città che, quando andrà a regime, dovrebbe riuscire ad alleggerire l’enorme mole di lavoro che oggi grava sul Cardarelli, e servire un importante bacino d’utenza, tra periferia orientale e provincia.
Attualmente il pronto soccorso non è ancora operativo, ma i reparti sì, compreso quello di Chirurgia vascolare, dove di recente è stato nominato primario il dottor Francesco Pignatelli, 60 anni, medico di buona fama con alle spalle anche interventi molto importanti, e che in passato ha già ricoperto incarichi di responsabilità in un altro ospedale. Un professionista esperto, quindi, che però stavolta, se verrà confermato lo scenario emerso in queste ore, avrebbe piegato l’attività di un servizio pubblico di rilevanza potenzialmente vitale, al proprio interesse di avere l’intero staff del reparto presente alla festa organizzata la sera di venerdì scorso in un locale di Pozzuoli
. «Quando mi sono arrivate le segnalazioni di alcuni degenti, mi è parso assurdo che le cose fossero andate come mi riferivano», commenta il consigliere Borrelli, che prima di dar credito alla notizia ha voluto confrontarsi con i vertici della Asl Napoli 1, il direttore generale Mario Forlenza, e dello stesso Ospedale del Mare, il direttore sanitario Giuseppe Russo. «E ho scoperto che erano a conoscenza di questa vicenda e si erano già attivati disponendo la sospensione del primario».
Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, lo staff medico della Chirurgia vascolare venerdì si sarebbe organizzato tra ferie, riposi e pare anche qualche malattia per non essere di turno durante la serata. Ovviamente facendo prima in modo che in reparto non vi fossero ricoverati. E proprio a questo proposito assume un inquietante rilievo una notizia pubblicata ieri dal sito web di Repubblica, che riferisce di un paziente di 70 anni che venerdì mattina si sarebbe sottoposto a una visita ambulatoriale dalla quale sarebbe emersa la presenza di un aneurisma addominale. A questo punto il medico gli avrebbe detto di recarsi in un altro ospedale e avrebbe personalmente contattato un collega annunciandogli l’arrivo del paziente, che tra l’altro si è poi mosso con mezzi propri e non in ambulanza. Una procedura assolutamente inspiegabile, perché all’Ospedale del Mare l’uomo aveva una regolare prenotazione, e con la diagnosi di aneurisma doveva essere immediatamente ricoverato. Tanto più che nell’altro ospedale è stato operato d’urgenza. A meno che la motivazione di quella irrituale procedura fosse la necessità di liberare tutto il personale per la serata di festa.
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