Vitalizi, quell’esultanza di Di Maio che stravolge la storia

di SERGIO RIZZO

“Oggi è il giorno che gli italiani aspettavano da sessant’anni”, ha esultato il ministro del Lavoro Luigi Di Maio dopo l’approvazione della delibera che dal primo gennaio prossimo dovrebbe tagliare i vitalizi attualmente corrisposti agli ex onorevoli. Era la prima cosa che avevano promesso di fare dopo aver vinto le elezioni, e l’hanno fatta. Anche se la strada non è ancora del tutto spianata: al Senato le cose non stanno andando esattamente nella stessa direzione. Anzi. E se palazzo Madama si dovesse mettere di traverso, la faccenda si potrebbe complicare non poco. Ma sarebbe ingiusto non riconoscere per questo che la promessa, almeno a Montecitorio, è stata mantenuta.

C’è solo una cosa che non quadra, nella comprensibile esultanza di Di Maio. Perché quello di oggi non può essere, come ha detto alla folla festante l’ex vicepresidente della Camera, “il giorno che gli italiani aspettavano da sessant’anni”. Per il semplice fatto che sessant’anni fa i vitalizi non esistevano. Come ha spiegato Repubblica qualche giorno fa, sono stati introdotti nel 1968 prima a Montecitorio e subito dopo a palazzo Madama. Quindi cinquant’anni fa. Ma soprattutto, nelle cronache dell’epoca non siamo riusciti a rintracciare notizie relative a dimostrazioni di piazza contro quell’embrione di privilegio. Forse perché in quegli anni, nelle piazze italiane e di mezza Europa, si manifestava per ben altro.

REP.IT

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