Il barcone dalla Libia con 450 migranti si allontana da Linosa e Lampedusa
Il barcone con circa 450 migranti a bordo, entrato in acque Sar italiane, si sta allontanando dalle isole di Linosa e di Lampedusa. Lo riferiscono pescatori delle Pelagie che seguono la situazione con attenzione. L’imbarcazione, che sta seguendo una rotta non «lineare», in questo momento sembra puntare la costa Sud della Sicilia. Se questa fosse la sua meta impiegherebbe, stimano i pescatori, più di un giorno per arrivare.
Il barcone è partito dalla Libia, si pensa da Zuara. E anche questa volta il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha sprangato le porte pochi minuti dopo aver ricevuto la segnalazione, quando il mezzo era ancora in acque maltesi. Si tratta di una barca di legno, che sembra essere una nuova stratergia adottata dai trafficanti di persone in Libia, in risposta all’arresto dei soccorsi in mare da parte delle Organizzazioni non governative. «Sono clandestini», taglia corto il vicepremier, promettendo di non mollare il campo di battaglia.
Il messaggio su Facebook del ministro dell’Interno, Matteo Salvini
La posizione di Salvini è dichiaratamente anche contro Malta, che non si è mossa nonostante l’sos: «Sappiano Malta, gli scafisti e i buonisti di tutta Italia e di tutto il mondo che questo barcone in un porto italiano non può e non deve arrivare». La Valletta si difende, sostenendo di essere stata contattata quando l’imbarcazione era a circa 53 miglia nautiche da Lampedusa e 110 miglia nautiche da Malta. Contattati, i migranti hanno espresso l’intenzione di procedere verso Lampedusa. Tutti gli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali applicabili sul coordinamento degli eventi di ricerca e soccorso, quindi, per Malta, «sono stati soddisfatti».
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