Maxi-inchiesta per riciclaggio di denaro sporco, l’allenatore del Milan Gattuso tra i 53 indagati
C’è anche l’allenatore del Milan, Rino Gattuso, tra i 53 indagati dalla procura di Ivrea nell’ambito di un’inchiesta sul riciclaggio di denaro sporco in varie attività imprenditoriali, tutte riconducibili ad un personaggio chiave dell’indagine, Pasquale Motta, originario di Cosenza, ritenuto vicino a clan di ‘ndrangheta, arrestato su ordine di misura cautelare.
Irregolarità nella casa di cura
L’indagine, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino e della caserma di Rivarolo, nasce dalla denuncia di un imprenditore che aveva segnalato delle irregolarità nella gestione di una casa di cura a Favria, nel torinese. L’imprenditore, stando alla sua denuncia, era stato estromesso con un pretesto dall’amministrazione comunale per favorire una nuova gestione riconducibile a Motta. I fatti risalgono al 2010. Da questa attività d’indagine gli investigatori hanno ricostruito la fitta rete di società riconducibili a Motta, che ricicla denaro, dalla casa di riposo ad alcuni ristoranti. Fa una bella vita prendendo in affitto Ferrari e Range Rover.
Stando agli atti dell’indagine ricorrerebbe «sistematicamente alle intestazioni fittizie di società» per riciclare denaro e mettere al riparo il suo patrimonio. In questo contesto avrebbe trascinato l’allenatore del Milan, coinvolgendolo nell’assetto societario dell’azienda agricola.
L’ex sindaco di Favria nei guai
Pasquale Motta è stato arrestato, altre 8 persone sono state sottoposte all’obbligo di dimora. Tra gli indagati l’ex sindaco di Favria, Giorgio Cortese, e alcuni componenti della maggioranza in carica nel 2010, tra cui Francesco Manfredi, oggi tra i banchi della minoranza. Per tutti l’accusa è di concorso in tentata concussione.
LA STAMPA