Migranti, autorizzato sbarco a Pozzallo | Salvini: “Smistamento è vittoria politica”
Il Viminale ha autorizzato lo sbarco a Pozzallo di tutti i migranti ancora presenti a bordo della nave della Gdf e di quella di Frontex. I circa 450, una volta a terra, verranno smistati nei Paesi dell’Unione europea che hanno dato la disponibilità ad accoglierli. Francia, Germania, Malta, Spagna e Portogallo hanno accettato di prenderne 50 a testa. “E’ una vittoria politica”, ha detto il ministro dell’interno, Matteo Salvini.
Fino alla decisione del Viminale, il pattugliatore della Finanza Monte Sperone e la Protector di Frontex eramo rimasti ormeggiati nelle acque di Pozzallo in attesa di nuove disposizioni dopo che era stato consentito lo sbarco a donne e bambini, insieme a chi aveva bisogno di assistenza medica e ad alcuni uomini, per evitare che le famiglie venissero divise. Una decisione, quella di far scendere donne e bambini, presa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affermano fonti di Palazzo Chigi.
Almeno 5 Paesi accettano la redistribuzione, Salvini esulta – Dopo Francia e Malta, anche Germania, Spagna e Portogallo confermano di accogliere 50 migranti per collaborare con l’Italia dopo le richieste di condivisione del premier Giuseppe Conte. Il ministro Salvini plaude alla redistribuzione: “Bene, fermezza e coerenza pagano, è finito il tempo di governi complici e pavidi. Abbiamo messo in salvo donne e bambini. Un ottimo lavoro di squadra di tutto il governo. Il prossimo obiettivo, per stroncare una volta per tutte la mafia del traffico di esseri umani, sarà riaccompagnare gli immigrati dove sono partiti. In Italia, e in Europa, entra solo chi ha il permesso”.
Repubblica Ceca: “L’approccio di Conte è la strada per l’inferno” – “Ho ricevuto la lettera del premier italiano Conte in cui chiede all’Ue di occuparsi di una parte delle 450 persone ora in mare. Un tale approccio è la strada per l’inferno”. Lo ha scritto su Twitter Andrej Babis, il premier della Repubblica Ceca, uno dei Paesi del gruppo di Visegrad. “Il nostro Paese – ha proseguito – non riceverà alcun migrante. L’unica soluzione alla crisi migratoria è il modello australiano, cioè non fare sbarcare i migranti in Europa”.
Salvini replica a Praga: “Ci aiutino a sostenere autorità libiche” – “Ci diano una mano ad aiutare le autorità libiche e a soccorrere tutti, salvare tutti, curare tutti, nutrire tutti, ma a riaccompagnarli in Libia”: così Salvini ha risposto al premier Babis che ha detto di considerare “una strada per l’inferno” la richiesta dell’Italia ai Paesi dell’Ue di condividere l’accoglienza dei migranti soccorsi in mare. “L’unica soluzione per mettere fine al traffico di esseri umani, per combattere veramente i trafficanti e la mafia degli scafisti è far capire a tutti che in Europa e in Italia ci arrivi se hai il premesso per arrivare e che qualunque nave intercettata viene soccorsa e riportata indietro”, ha detto Salvini.
Spagna: “La linea dura dell’Italia mette a rischio l’Europa” – “Se l’Italia opta per l’inasprimento della politica migratoria, potrebbe cominciare a percorrere la strada verso la disintegrazione dell’Europa”. Lo ha affermato il nuovo ministro degli Esteri della Spagna, il socialista Josep Borrell, ex presidente del Parlamento europeo, in un’intervista al quotidiano El Pais. “Il problema migratorio” in Ue può “provocare una crisi più grave di quella dell’euro”, ha proseguito Borrell, sottolineando che “una crisi economica si può risolvere con risorse finanziarie e con cambi istituzionali, ma i problemi dell’immigrazione sono più profondi: riguardano valori, identità, culture, capacità di assimilazione delle società”. “La struttura mentale delle società europee non è pronta per affrontare un incremento disordinato dei flussi di immigrazione, di cui dall’altra parte ha bisogno per compensare il calo demografico”, ha detto ancora a El Pais. L’area Schengen di libera circolazione delle persone “purtroppo sta cominciando a scomparire” sotto la pressione dei migranti che arrivano in Ue e “dietro le quinte Francia, Italia e Germania hanno istituito controlli ai confini a causa della crisi migratoria”, ha aggiunto Borrell.
L’Ungheria chiude: “Non accogliamo nessuno” – “L’Ungheria non accoglie nessuno. Gli elettori ungheresi si sono espressi chiaramente alle ultime elezioni: non vogliono vivere in un paese di immigrati”. Così Istvan Hollik, portavoce del gruppo parlamentare di Fidesz, il partito del premier Viktor Orban, ha risposto alla domanda se Budapest fosse disposta a prendere una quota di migranti trasbordati sulle navi italiane così come richiesto dal premier Giuseppe Conte. “Gli ungheresi rifiutano il piano Soros”, ha aggiunto, definendo “navi Soros” quelle che salvano migranti in mare.
Open Arms: “Navighiamo per salvare vite umane” – “Anche se l’Italia chiude i porti – scrive Open Arms su Facebook – non può mettere le porte al mare. Navighiamo verso quel luogo dove non ci sono clandestini o delinquenti, solo vite umane in pericolo. E troppi morti sul fondale”. Per quanto riguarda invece le due navi al largo di Pozzallo, nella notte è stata effettuata una ricognizione da parte degli operatori sanitari sulla Monte Sperone, sulla quale sono presenti molti minorenni.
TGCOM