Trump-Putin, vertice a Helsinki. Il presidente Usa: “Bello essere qui con te”
Roma, 16 luglio 2018 – Storico vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin a Helsinki. “È bello essere qui con te”, ha detto il presidente Usa a quello russo, stringendogli la mano. Trump, seduto sul bordo della sedia, ha fatto alcune brevi dichiarazioni assieme a Putin prima del vertice.
Trump spera in “una relazione straordinaria” con la Russia. Il capo della Casa Bianca si è complimentato con il presidente russo per l’organizzazione del mondiale: “Ne ho visto un po’, è stato ben fatto”, ha affermato. Putin ha affermato invece che è “un piacere” incontrare Trump. Il capo della Casa Bianca ha inoltre anticipato che ci sono diverse cose di cui parlare, dal commercio “e dell’amico Xi”, al nucleare. “Andare d’accordo è una buona cosa, il mondo vuole vederci andare d’accordo”, ha aggiunto Trump. Si parlerà anche di nucleare: “Abbiamo il 90% delle armi nucleari del mondo e questa non è una buona cosa”, ha osservato Trump.
“I nostri contatti continuano costantemente, abbiamo parlato al telefono, ci siamo visti a margine di diversi eventi internazionali. Ma certamente è arrivata l’ora di parlare in maniera particolareggiata dei nostri rapporti bilaterali e dei punti nevralgici internazionali, ce ne sono parecchi”, ha affermato il leader russo.
Dopo il faccia a faccia da soli durato due ore (mezz’ora in più del previsto) e l’incontro bilaterale allargato, il programma prevede un pranzo di lavoro e infine la conferenza stampa dei due presidenti. Non è prevista una dichiarazione congiunta, come ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. “Non sono previste dichiarazioni. Fondamentalmente, non sono un elemento obbligatorio di questo tipo di incontri. I presidenti – ha spiegato Peskov – prevedono una conferenza stampa congiunta. Parleranno lì”.
Il summit è delicato: sul tavolo ci sono diversi nodi, dalla Siria all’Ucraina alla Crimea, dal Russiagate alle sanzioni che Washington ha imposto negli ultimi anni. Il vertice è stato preceduto da un tweet del presidente americano: il rapporto tra Stati Uniti e Russia, dice, “non è mai stato peggiore” e questo a causa di “molti anni di follia e stupidità degli Stati Uniti e, ora, per la strumentale caccia alle streghe!”. Mentre la Nato “non è mai stata così forte”, ha detto ancora, reduce dal vertice di pochi giorni fa in cui si era scagliato con gli alleati invitandoli a spendere di più nella difesa. E, sempre sui social ha cinguettato: “Ho ricevuto molte telefonate dai leader dei Paesi Nato che mi hanno ringraziato per averli aiutati a farli incontrare e per averli fatti concentrare sui loro obblighi finanziari, sia presenti sia futuri. Abbiamo avuto un summit veramente grande che è stato coperto in modo impreciso da gran parte dei media. La Nato è adesso forte e ricca!”.
Intanto sempre il portavoce del Cremlino, ha fatto sapere che le trattative sulla Siria “non saranno semplici” a causa delle differenti posizioni sulla presenza delle milizie iraniane nel Paese. “È ovvio – ha affermato Peskov – che i due presidenti discuteranno di Siria. Conosciamo molto bene l’atteggiamento di Washington nei confronti dell’Iran, ma allo stesso tempo l’Iran è un nostro buon partner nell’interazione economico-commerciale e nel dialogo politico. Quindi – ha concluso il portavoce di Putin – non sarà un facile scambio di opinioni”.
La stretta di mano fra Trump e Putin (Ansa)
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