Pd, Martina all’inseguimento dei militanti “perduti” porta i dem nelle periferie
di GIOVANNA CASADIO
a prima segreteria di Maurizio Martina è stata convocata oggi in una delle periferie romane, a Tor Bella Monaca, fuori dalla rassicurante routine del Nazareno, la sede dem. Alla ricerca del popolo perduto, il Pd si trasferisce armi e bagagli là dove ci sono gli elettori che ha smesso di rappresentare. E dove abita la militante Pina Cocci che, prendendo la parola nell’assemblea del partito, riconsegnò la delega gridando: “Nun jaa posso fa’, me ne vado”.
Il rischio in agguato per il Pd è sempre lo stesso: che sia una edizione unica, o quasi. Non sarebbe la prima volta che si comincia con gli effetti speciali e poi si chiudono i battenti. L’esempio degli esempi resta la convocazione all’alba della squadra dem da parte del segretario Matteo Renzi. Erano le 7 e 20 di mattina dell’11 dicembre 2013. Ancora si ricorda il freddo e il berretto di lana di Pina Picierno, ora eurodeputata, che spiegava: “L’abitudine della politica è di iniziare a lavorare alle 10.30-11, quindi il nostro sembra un bel segnale”. Prima ad arrivare quel giorno fu Maria Elena Boschi che sostenne piena lealtà a Enrico Letta e al suo governo: “Ci riuniamo prima, così da essere in aula alle 9 con il presidente Letta”. Si sa come andò a finire, con Letta defenestrato dallo stesso Pd. Ma soprattutto le segreterie all’alba tramontarono prestissimo, causa impegni sopraggiunti del segretario diventato premier.
Martina assicura che il segnale-periferie non durerà lo spazio di un mattino assolato di luglio. Garantisce infatti che di segreterie in trasferta nei luoghi marginali e difficili del Paese ce ne saranno altre. Già fissate le tappe di Napoli e Milano. A Napoli forse Scampia o Ponticelli. “Comunque penso a una alternanza: una segreteria fuori, l’altra dentro il Nazareno” annuncia.
È consapevole che il 18 luglio, alle 14 – orario della convocazione – non si può sperare in un bagno di folla nel quartiere. Lancia su Twitter #PerlAlternativa”, segreteria a Tor Bella Monaca.I dem democraticamente discutono anche su questo. Piace a Matteo Orfini, simbolicamente e concretamente: Tor Bella Monaca è il suo collegio. “Il lavoro fatto qui per restituire il circolo ai militanti, dopo anni in cui era stato infeudato, è un esempio per tutti” dice il presidente del partito, che frequenta raramente le riunioni di segreteria, visto il compito di arbitro, ma che questa volta ci sarà. A Roberto Morassut la scelta piace a metà, perché avrebbe preferito una riunione nel locale del circolo, ancorché di 30 metri quadrati, invece sarà nella più ampia libreria Booklet Le Torri. Gianni Cuperlo, neo membro della segreteria: “Sarebbe un errore se fosse solo una visita estemporanea”.
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