Davide Casaleggio: “Tra qualche lustro faremo a meno pure del Parlamento”

Il figlio del fondatore dei 5 stelle a la Verità spiega la sua idea di cambiamento

Corbis via Getty Images

“Il cambiamento travolgerà il mondo dei burocrati e i baroni dell’intellighenzia”. Dallo spauracchio spread alla fine del parlamento. Intervista a tutto campo di Davide Casaleggio a La Verità.

Ecco alcuni passaggi più significativi.

Nel futuro che lei immagina esiste la democrazia diretta? E si esprime tramite Internet?

«La democrazia partecipativa è già una realtà grazie a Rousseau che per il momento è stato adottato dal Movimento 5 Stelle, ma potrebbe essere adottato in molti altri ambiti. I modelli novecenteschi stanno morendo, dobbiamo immaginare nuove strade e senza dubbio la Rete è uno strumento di partecipazione straordinario. Per questo la cittadinanza digitale deve essere garantita a tutti».

Per cui la democrazia rappresentativa è superata?

«La sfiducia dei cittadini nella classe politica ha radici lontane e lo scollamento tra i palazzi e la vita reale non è una novità. Nonostante questo, per lungo tempo il metodo della rappresentanza è stato il migliore metodo possibile. Oggi però, grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività del volere popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è quindi inevitabile».

Se lei dovesse immaginare una riforma dello Stato, il Parlamento a) ci sarebbe, b) ci sarebbe con meno poteri, c) non ci sarebbe?

«Il Parlamento ci sarebbe e ci sarebbe con il suo primitivo e più alto compito: garantire che il volere dei cittadini venga tradotto in atti concreti e coerenti. Tra qualche lustro è possibile che non sarà più necessario nemmeno in questa forma».

L’HUFFPOST

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