Fca, lascia il reponsabile in Europa Alfredo Altavilla. Deleghe a Manley
di PAOLO GRISERI
TORINO – L’indiscrezione circolava con insistenza a Torino. Ed ora c’è la conferma: il responsabile delle attività europee di Fca, Alfredo Altavilla, si è dimesso dall’incarico. E’ questa una delle conseguenze della nomina di Mike Manley, il capo del brand Jeep, alla successione di Sergio Marchionne. Altavilla, insieme a Richard Palmer, responsabile finanza del gruppo e Pietro Gorlier, amministratore delegato di Marelli, era stato indicato secondo indiscrezioni mai confermate, come uno dei papabili alla successione.
Invece le sue dimissioni – che nella nota ufficiale di Fca fanno riferimento all’intenzione di “perseguire altri interessi professionali” – hanno portato il gruppo ad assegnare il governo delle attività europee, e dunque italiane, ad interim allo stesso Manley. “Alfredo Altavilla lavorerà con Mike Manley fino alla fine di agosto per assicurare il proprio supporto durante la transizione”, comunica l’azienda. Fca ha anche annunciato che “le attività di Business Development a livello globale saranno riorganizzate a riporto di Richard Palmer, Chief Financial Officer del Gruppo e Responsabile Systems and Castings”.
IL PROFILO DI ALTAVILLA
Cinquantaquattro anni, nato a Taranto, laurea in Economia all’università di Milano, è entrato nel 1990 in Fiat Auto, occupandosi di pianificazione strategica e sviluppo prodotto. Nel 1995 la prima esperienza internazionale, con la nomina a Responsabile dell’Ufficio Fiat Auto di Pechino, seguita nel 1999 da quella a Responsabile delle attività in Asia. Fedelissimo di Sergio Marchionne, è stato al suo fianco in una delle fase più delicate della gestione del manager italo-canadese, la trattativa con General Motors per non far scattare l’esercizio dell’opzione put che avrebbe portato il costruttore Usa a rilevare l’azienda italiana e che si è chiusa con lo scioglimento dell’intesa e il pagamento di 1,55 miliardi da parte di Gm. Altavilla ha guidato Fiat Powertrain e Iveco. Nel maggio di quest’anno Altavilla è entrato anche nel cda di Tim, indicato da Elliott dopo il riassetto seguito allo scontro con il socio di maggioranza Vivendi.
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