Caldo record, in tilt anche la Manica. Svezia in ginocchio per gli incendi
Ancora caos ieri nel tunnel sotto la Manica. E a lungo è rimasta bloccata Montparnasse, una delle principali stazioni ferroviarie di Parigi. I due episodi sono dovuti alla tremenda ondata di calore che sta colpendo quest’estate l’Europa, anche i Paesi più a Nord, fino alla Svezia. Nonostante i temporali siano già iniziati, in particolare in Inghilterra e nel Nord della Francia (una grandinata violenta ieri sera su Parigi), l’allerta rimane forte in questi giorni.
Le temperature hanno segnato il record assoluto per il mese di luglio in tante località del Regno Unito, sfiorando la massima mai registrata nel Paese, i 38,5 gradi toccati il 10 agosto 2003 a Faversham, vicino a Canterbury. A causa del caldo il traffico nel tunnel che corre sotto la Manica è stato perturbato già da giovedì. L’aria condizionata è andata in tilt, soprattutto nelle navette destinate a chi passa con la propria auto. Giovedì i ritardi accumulati nell’attesa agli ingressi oltrepassavano le cinque ore e ieri oscillavano intorno all’ora e mezzo. La società ha preso la decisione senza precedenti di annullare migliaia di biglietti di andata e ritorno in giornata, per favorire chi stava partendo per vacanze più lunghe.
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Intanto ieri un incendio in una centralina elettrica sulla rete ferroviaria, nella periferia a sud di Parigi, ha bloccato la stazione di Montparnasse. Solo nel pomeriggio alcuni treni hanno ricominciato a circolare, ma ancora oggi fra il 30 e il 40% di quelli previsti saranno annullati. Non solo: già due giovani sono morti annegati nel bacino della Villette, un lago artificiale nel nord della città, dove è proibito fare il bagno. Ma le temperature elevate hanno spinto in tanti a buttarsi. Temperature altissime pure nel Nord della Francia: 37,6 gradi ieri a Lilla, una première dal 1945.
38 gradi, invece, sono stati registrati a Colonia e a Berlino, mentre nella Bassa Sassonia in un solo giorno si sono richiesti 350 interventi della guardia forestale per incendi, un numero record. In Svezia, dove negli ultimi giorni sono andati in fumo 25 mila ettari di bosco (13 mila solo nella regione centrale di Karbole), l’arrivo delle piogge questo fine settimana dovrebbe dare respiro ai pompieri. Ma nella Scania, nel Sud del Paese, si attendono ancora punte di 33 gradi.
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Il perché di questa eccezionale ondata di calore? I ricercatori della rete World Weather Attribution (Wwa) hanno già iniziato ad analizzare i dati, paragonando le temperature più alte degli ultimi tre giorni di certe aree con quelle registrate negli anni precedenti, fino all’inizio del Novecento. E sono arrivati alla conclusione che «il riscaldamento climatico rende ormai più probabili questi fenomeni». Nel caso di Olanda, Danimarca e Irlanda le probabilità sono cresciute addirittura del doppio.
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