Di Maio: «Flat tax emergenza sociale La Tav? Va ridiscussa coi francesi»
Luigi Di Maio, metterete la fiducia sul dl dignità? Da opposizione vi lamentavate delle fiducie….
«Abbiamo favorito il dibattito in Commissione e se lo spirito rimarrà questo, quello di un dibattito franco senza ostruzionismo tra visioni opposte, non vedo perché mettere la fiducia. Certo, se poi spuntano 2000 emendamenti voluti dalle lobby del gioco d’azzardo, cambia tutto. Ma non credo».
Le imprese hanno criticato aspramente il decreto
«Le imprese sono spaventate da una campagna di fake news. A loro voglio dire di aspettare il testo finale prima di giudicare. Stiamo inserendo incentivi per assumere a tempo indeterminato gli over 35, una norma che dà la possibilità di rinnovo …».
Sì, ma le stime Inps parlano di 8mila posti a rischio
«Il presidente Boeri sa che non siamo d’accordo su quella stima: quel numero ha più a che fare con la sfera di cristallo che con un dato reale».
Oggi lei lo ha incontrato. Il Movimento lo ha invitato a dimettersi…
«Ci siamo visti perché siamo al lavoro su tanti altri dossier. Finché sarà il presidente dell’Inps Boeri è il mio interlocutore istituzionale».
La Tav: la Lega la vuole. La Tap: Moavero ha già assicurato che si fa. Vi state rimangiando alcune vostre battaglie storiche?
«No, sia chiaro. Ma si tratta di opere non in correlazione».
In che senso?
«La Tav è nel contratto di governo e c’è scritto che va ridiscussa e il ministro Toninelli a breve incontrerà il suo omologo francese proprio per ripensare un progetto ideato 30 anni fa e non ci sono penali in caso di revisione. Mentre sul Tap, bisogna ascoltare le comunità».
Intendete fare un referendum?
«Dico che bisogna parlare con il sindaco di Melendugno e con i cittadini».
Al Sud però c’è un calcolo elettorale: non è che tra Tap e Ilva rischiate di perdere molti voti?
«Tutta la nostra linea rispetta ciò che abbiamo promesso in campagna elettorale. Su Ilva come sapete l’Anac ha riscontrato diverse criticità nella gara di affidamento e noi vogliamo verificare tutto. Il piano ambientale-occupazionale non è soddisfacente. Ci vorrà tempo, ma vogliamo accertare la verità e agire nella legalità».
Intanto sulle nomine non sembrate diversi dai partiti che vi hanno preceduto, tutto da manuale Cencelli
«Se qualcuno riesce a dimostrare che ho incontrato Salini o Foa prima degli ultimi 15 giorni, allora lei ha ragione. Ma non è così. Noi abbiamo scelto in base alle competenze. Diciamo no ai raccomandati nella Rai e nella pubblica amministrazione e largo alla meritocrazia. Quanto a Palermo di Cdp si è meritato la nomina per quanto ha fatto in Cdp, per le sue capacità. Ma come si fa a dire che sono persone mie o di Salvini?».
Però intanto sembrate spartirvi le nomine.
«Le ripeto: abbiamo solo premiato le capacità per il bene del Paese».
Cosa pensa del tweet di Foa su Mattarella?
«Che in quel determinato contesto ci sono stati atti nati sulla spinta di un’onda emotiva. Anche io ero molto arrabbiato, poi ho cambiato idea ed è nato il governo Conte».
Tria parla di vincoli di bilancio per flat tax e reddito di cittadinanza: in concreto e numeri alla mano che cosa significa?
«Ancora li dobbiamo conoscere i vincoli di bilancio. Ma deve essere chiaro che reddito di cittadinanza e flat tax insieme alla abolizione della legge Fornero sono emergenze sociali. Si devono realizzare».
Subito?
«Il prima possibile. Anzi, subito».
Avete ricucito il rapporto con il ministro o si rischiano nuove tensioni per la manovra di bilancio?
«Non vedo incomprensioni con il ministro: c’è un contratto di governo ed è quello che dobbiamo seguire».
E con Salvini? A volte pare dettare lui la linea politica.
«Lei dice? In 45 giorni abbiamo tagliato i vitalizi, rottamato l’Air Force Renzi, approntato il dl Dignità, messo mano ai centri per l’impiego: siamo stati protagonisti con le nostre battaglie e con la Lega stiamo lavorando bene insieme. E mi lasci dire…».
Dica.
«Con la rottamazione dell’Air Force Renzi oltre a un risparmio di 108 milioni abbiamo dimostrato una cosa da ribadire a tutti: se un politico vi dice che una cosa non si può fare come in questo caso, non fatevelo dire. Si stava aspettando di realizzare un appartamento privato sull’aereo con tanto di doccia presidenziale. E Renzi lo sa e non ha usato l’aereo solo perché ho denunciato questa vergogna in tv».
Grillo e Casaleggio sono intervenuti mettendo in dubbio il Parlamento attuale.
«Sono stati fin troppo gentili. Incontro spesso cittadini delusi dal Parlamento: sta a noi dimostrare il contrario, che c’è un ruolo e un lavoro per il bene collettivo. Oltretutto quando Grillo e Casaleggio parlano del futuro quasi sempre indovinano. Ho istituito il sorteggio nel mio ministero per le nomine dei commissari. In pratica vi è una commissione di esperti che fa un sorteggio tra i 15 migliori. Questo per rompere con il passato ed evitare scelte frutto della discrezionalità del ministro».
Come volete realizzare la democrazia diretta?
«Le faccio presente che nel contratto di governo sono previsti la riduzione drastica del numero dei parlamentari (solo 400 deputati e 200 senatori) e i referendum popolari senza quorum. Obiettivi che realizzeremo».
E il referendum sull’euro?
«È una nostra sensibilità, ma non è nel contratto: questo governo non lo porterà avanti».
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