Europei di nuoto: tre ori finali per l’Italia con Quadarella, Codia e Panziera

Prima Piero Codia nei 100 farfalla, poi Margherita Panziera nei 200 dorso, quindi Simona Quadarella nei 400 stile libero: è trionfale l’ultima giornata di finali agli Europei di nuoto di Glasgow per l’Italia, che conquista tre ori. Per la Quadarella si tratta del terzo oro di questi Europei, dopo quelli vinti tra 800 e 1500. Oltre ai tre ori, l’Italia conquista anche due bronzi con Andrea Vergano (50 stile) e Arianna Castiglioni (50 rana).

E’ una chiusura in grande stile, quella dell’Italia, agli Europei di nuoto di Glasgow: tre ori e due bronzi che illuminano la piscina della città scozzese.

SILURO VERGANI – Non è bello e imprendibile come in semifinale, gara in cui aveva stampato il nuovo record italiano in 21”37, ma Andrea Vergani è sufficientemente veloce anche in finale per strappare con i denti una splendida medaglia di bronzo nei 50 stile libero maschili. L’azzurro, alla prima finale importante della carriera, viene battuto solo dal britannico Benjamin Proud (oro in 21”34) e al greco Kristian Gkolomeev (argento in 21”44).

CONFERMA CASTIGLIONI
– Quella di Arianna Castiglioni è una splendida conferma: la forte ranista azzurra bissa infatti anche nei 50 rana la medaglia di bronzo già vinta nella finale dei 100 rana, rendendo straordinario questo suo Europeo. L’azzurra non riesce a ripetere il record italiano stabilito ieri in batteria in 30”30, ma il suo 30”41 è sufficiente per chiudere terza, alle spalle dell’inarrivabile russa Yulia Efimova (29”81) e della britannica Imogen Clark (30”34). Sesta l’altra azzurra Martina Carraro (31”11).

CODIA SHOW – E’ un fulmine azzurro ad illuminare l’ottava corsia della piscina di Glasgow nella finale dei 100 farfalla. Piero Codia, entrato in finale solo con l’ottavo ed ultimo tempo utile, si trasforma letteralmente, ritrovando le buone sensazioni delle batterie di ieri mattina (chiuse invece con il miglior tempo assoluto) e vola sull’acqua, prendendo un largo margine già alla virata dei 50 metri e completando poi il proprio show con una splendida vasca di ritorno, che lo mette fuori dalla portata di tutti gli avversari. Il 50”64 che appare a fianco al suo nome all’arrivo è la ciliegina su una torta già splendida: nuovo record italiano (demolito il suo 51”09 di un anno fa ai mondiali) e nuovo record dei campionati (battuto il 50”86 di Cseh due anni fa a Londra). L’argento va al francese Mehdy Metella (51”24), il bronzo al britannico James Guy (51”42). Dopo l’arrivo Codia esulta: «Volevo riscattarmi e ho dato tutto – ha detto – Mai avrei pensato di vincere, ci credevo di meno di altra gente». E invece il nuovo campione europeo è proprio lui.

IMMENSA PANZIERA
– Era decisamente più attesa, rispetto a quella di Codia, la medaglia d’oro vinta nella finale dei 200 dorso femminili da Margherita Panziera. L’azzurra aveva messo le cose in chiaro con la concorrenza già in semifinale, ma confermarsi quando la gara conta davvero è tutt’altra storia e lei non ha tremato. Anzi: in finale la Panziera ha messo in scena la gara della vita, dominando dal primo all’ultimo metro e chiudendo con uno strepitoso 2’06”18, che straccia il suo record italiano (2’07”16 appena un mese fa) e frantuma anche il record dei campionati, risalente addirittura al 1991 (2’06”62 dell’ungherese Egerszegi). “Aspettavo questa gara da mesi ed è stato bellissimo – ha detto ai microfoni di RaiSport a fine gara la Panzuera – Sapevo di poter fare bene, e avere avversarie molto competitive mi ha aiutato a fare questo tempo. Sono riuscita a controllarmi, a restare più calma e sono contentissima”.

TRIS QUADARELLA – La regina dei campionati, almeno per l’Italia, resta però lei: Simona Quadarella completa uno splendido “attrick”, andandosi a prendere l’oro anche nei 400 stile libero dopo aver fatto altrettanto negli 800 prima e nei 1500 poi. Ma se nelle prime due gare l’azzurra, visti anche i tempi nuotati quest’anno, partiva come logica favorita, quello di oggi è un autentico capolavoro di una ragazza che sta diventando sempre più una campionessa. La Quadarella è stata bravissima a reggere il ritmo dell’ungherese Kesely per i primi 300 metri, poi nell’ultimo cento ha piazzato l’accelerazione decisiva, imponendosi allo sprint (4’03”35 contro 4’03”57, record europeo juniores). Bronzo alla britannica Hibbott (4’05”01). “Mi sembra incredibile – ha detto subito dopo la gara la Quadarella – Sapevo di stare bene e di essere in questo momento più forte delle altre. Posso fare ancora meglio”.

LE ALTRE FINALI – Piccola delusione per l’Italia solo nella staffetta 4×100 mista femminile, in cui l’Italia accarezza il sogno di chiudere con la sesta medaglia di giornata ma viene beffata proprio sul filo di lana dalla Gran Bretagna, chiudendo quarta per appena 9 centesimi (3’56”91 contro 3’57”00, tra l’altro nuovo record italiano). L’oro (in 3’54”22, record dei campionati) va alla Russia, argento alla Danimarca. Per il resto, nei 50 farfalla femminili vince la svedese Sjoestroem in 25”16 davanti alla danese Beckman e alla belga Buys. I 400 misti maschili vanno all’ungherese David Verraszto in 4’10”65. Alle sue spalle il britannico Litchfield e lo spagnolo Pons Ramon. La 4×100 mista maschile va alla Gran Bretagna (3’30”44, record dei campionati), davanti a Russia e Germania.

NUOTO DI FONDO – La giornata poteva iniziare meglio soltanto con un oro, ma l’argento conquistato da Giulia Gabbrielleschi nella dieci chilometri di fondo nelle acque libere del Loch Lomond ha più o meno lo stesso sapore. Perché l’azzurra ha lottato contro una campionessa vera, l’olandese Sharon Van Rouwendaal, praticamente fino alla fine di una gara che nel suo finire ha visto anche la pioggia renderla più avvincente. L’oro non è arrivato, a conquistarlo è stata l’olandese che ha bissato il successo di ieri ottenuto nella cinque chilometri, ma la soddisfazione di una grande gara resta. La stessa che, però, non ha portato alcuna medaglia al collo di Rachele Bruni, altra italiana in gara e protagonista di una lotta a due con l’olandese Esmee Vermeulen per il bronzo, finito a quest’ultima. Una Bruni che per tre quarti di gara è stata in lotta per il podio, pensando anche a qualcosa di più del bronzo, ma che alla fine non ha retto il ritmo del duo di testa e della Vermeulen. Ottavo posto per l’altra azzurra Arianna Bridi. Vince la Van Rouwendaal, dunque, con il tempo finale di un’ora 54 minuti 45 secondi 7 decimi. Argento per la Gabbrielleschi distante intorno ai 7 secondi, bronzo per la Vermeulen che ha accusato un ritardo dalla connazionale di più di 40 secondi. Meno soddisfazioni, invece, nella 10 km maschile, che ha visto un’altra vittoria dell’Olanda grazie al campione olimpico Ferry Weertman, bravo a crederci fino all’ultima bracciata e a superare al fotofinish l’ungherese Rasovzsky, vincitore della 5 km di ieri che sembrava destinato a concedere il bis anche nella distanza doppia. Il bronzo va al tedesco Muffels, mentre i tre azzurri in gara devono accontentarsi dei piazzamenti: sesto Matteo Furlan, ottavo Mario Sanzullo, quindicesimo Simone Ruffini.

TGCOM

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