Dai trasporti alle bollette Spese obbligate per 7.300 euro
Una boccata d’ossigeno nelle «spese obbligate», ma di breve durata. L’ufficio studi di Confcommercio calcola che ogni anno gli italiani spendano quasi 7.300 euro per bollette, medicine, benzina.
Ecco perché vengono definite «spese obbligate»: se si vuole campare, non visi può rinunciare. Dopo la crescita senza freni di questa voce di spesa, aumentata costantemente negli ultimi 20 anni, per la prima volta la quota dei nostri consumi destinata alle spese obbligate scende dal 41,8% del 2014 al 40,7% del 2018.
Questa componente aggregata resta comunque la voce di spesa più consistente nel portafoglio dei nostri consumi. E il «raffreddamento» degli aumenti è già finito, complice il rialzo dei costi dell’energia. Tra le spese obbligate, quelle legate all’abitazione restano la voce che incide maggiormente, arrivando a «mangiarsi» tra affitti, manutenzioni, bollette, e utenze quasi 4.200 euro pro capite, pari al 60% delle spese obbligate complessive.
A gravare questa voce di spesa, sempre secondo Confcommercio, avrebbero contribuito gli aumenti delle tariffe legate a servizi come i rifiuti. Tra le voci fisse, oltre al capitolo casa, aumentano anche le spese della sanità, toccando i 629 euro annui pro capite, pari al 3,5% del totale dei consumi. Il motivo è legato soprattutto all’incremento dei costi di ticket su farmaci, prestazioni diagnostiche o ambulatoriali. Per quanto riguarda la mobilità, che comprende le spese per assicurazioni e benzina. In calo invece la voce dedicata all’alimentazione. Fattore che preoccupa il Codacons: «Costretti ad alimentarci meno e peggio».
IL GIORNALE