Titoli di stato, accelera la fuga degli investitori stranieri
MILANO – Sono in aumento le vendite di titoli di stato italiani da parte di investitori esteri. Lo mette in evidenza il Financial Times, il quale cita dati ufficilai della Banca centrale europea. Il quotidiano britannico sottolinea come a giugno si sia registrato un calo record di 38 miliardi di titoli di debito pubblico italiani in mano a investitori esteri, così come risulta dai conteggi dell’istituto di Francoforte.
Il record precedente si era registrato solo il mese prima, a maggio, con un calo dei titoli italiani netti detenuti da investitori non residenti di 34 miliardi. Secondo l’economista di una casa d’investimento citato dal quotidiano si tratta, per giugno, di numeri superiori alle attese. A comprare, dall’altro lato, ricorda il quotidiano, sono le banche italiane che nel secondo trimestre hanno incrementato i loro portafogli di titoli di stato italiani per 40 miliardi netti.
Secondo gli analisti interpellati dal Financial Times, la causa di questo deflusso record è legato alle incertezze sulla legge di bilancio che verrà messa in cantiere dal governo Lega-Cinquestelle a settembre. Un periodo di tempo che sarà caratterizzato da volatilità sui rendimenti dei titoli sovrani italiani.
Gestori qualificati fanno notare come i Btp, così come i titoli delle banche italiane, siano le prime posizioni che vengono alleggerite di fronte a instabilità politiche o incertezze sulle politiche economiche di un governo: nel primo caso perché i fondi di investimento emettono un giudizio negativo sul debito pubblico e nel secondo perché le banche sono tra i maggiori acquirenti di titoli pubblici
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