Nave Diciotti, Di Maio: “Se la Ue non accetta i migranti, stop ai contributi italiani”
ROMA – “In questi mesi abbiamo avuto modo di vedere come funziona la linea morbida nei confronti dell’Unione europea e come funziona la linea dura: voglio fare un’altra proposta. Se dalla riunione non esce nulla sulla Diciotti e sulla redistribuzione dei migranti io e il M5s non saremo più disposti a dare 20 miliardi di euro alla Ue ogni anno”, minaccia Luigi Di Maio, rompendo il silenzio sulla vicenda della Diciotti, la nave militare italiana ormeggiata a Catania con ancora 150 migranti a bordo. “Condivido quello che ha detto il presidente Conte: l’Ue deve battere un colpo. Poi siamo attentissimi alle condizioni di salute e di rispetto dei diritti umani” aggiunge il vicepremier di M5S assicurando che “il governo è compatto”.
Diciotti, Di Maio: “Governo compatto, avanti con linea dura contro l’Ue”
IL NO DI SALVINI
Matteo Salvini non cede di un millimetro. “Non sbarca più nessuno in Italia a meno che l’Europa non si svegli, faccia la sua parte e cominci ad accogliere, come abbiamo fatto noi in questi anni”, dice al Tg5. Quanto alla inchiesta della procura di Agrigento per sequestro di persona il ministro dell’Interno dice: “Sono tutt’altro che preoccupato perchè sento che la maggioranza degli italiani è con me, se c’è qualche magistrato, qualche procuratore che vuole indagarmi per sequestro di persona faccia pure, se qualcuno vuole arrestarmi sbaglia a capire perchè la maggior parte del popolo italiano chiede ordine, regole, rispetto e un’immigrazione sotto controllo”. Il mio obiettivo è il ‘no way’ australiano, e sulla Diciotti sono tutti immigrati illegali” ha affermato il ministro dell’Interno anche se dei 150 migranti ancora a bordo non si conosce lo status giuridico. “Io non temo nulla – ha proseguito il vicepremier – ho la coscienza a posto, lavoro benissimo con il premier Giuseppe Conte, c’è una perfetta sintonia. Ieri mi ha chiesto informazioni e io gliel’ho date mentre, da ministro e da padre, stavo dando indicazioni per far scendere i minori dalla nave Diciotti”. E a chi gli ha chiesto se temesse “un intervento del Quirinale come è già avvenuto in una vicenda analoga alcune settimane fa”, il ministro ha risposto: “Non temo nulla, ho la coscienza tranquilla”.
L’AGENZIA ONU: “FATELI SBARCARE”
L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e l’Oim, l’organizzazione internzionale per le Migrazioni, esortano il governo italiano a consentire ai migranti a bordo della nave costiera italiana Diciotti di sbarcare. “Accogliamo con favore gli sforzi fatti dalla Guardia Costiera italiana nel salvare la vita di questo uomini, donne e bambini ma è necessaria una risoluzione urgente a questa impasse”, dichiara la vicepresidente dell’Unhcr a Roma, Roland Schilling. “Molti di coloro che sono a bordo potrebbero avere bisogno della protezione internazionalee e hanno già affrontato esperienze incredibilmente traumatiche”, aggiunge Scilling.”Rifiutando lo sbarco Salvini sta di fatto tenendo ostaggi i migranti, usandoli come merce di scambio per le regole italine ed europee sui diritti umani, per questo facciamo un appello alle istituzioni europee perchè reagiscano immediatamente mandando una delegazione a Catania: chiediamo alla Commissione europea di aprire immediatamente una procedura di infrazione contro l’Italia”, dicono in una nota congiunta i coopresidenti dei Verdi europei, Monica Frassoni e Reinhard Buetikofer. Intanto, in attesa delle riunione di domani a Bruxelles, da Berlino sono confermati contatti tra alcuni Pesi Ue per l’accoglienza dei migranti della Diciotti. “Alcuni Paesi Ue sono in contatto al momento, ma il processo di decisione non possiamo anticiparlo”, spiegano alla Cancelleria tedesca.
IL POST SU FACEBOOK
Salvini ha anche lanciato il post “Onore ai nostri uomini e alle nostre donne che DIFENDONO il nostro Paese e i nostri confini di mare, di terra e di cielo. #primagliitaliani”. Un post che ha attirato un commento raccapricciante. “All’ultimo post di Salvini appare questo commento: i bambini diventeranno grandi. Meglio ucciderli adesso. Spero che il ministro dell’Interno faccia sentire la sua voce come contro Saviano ect. oppure almeno cancelli il commento come fa con tutte le opinioni che osano scrivere sul suo profilo, in entrambi i casi sarebbe bene che facesse una riflessione su su quello che sta coltivando”, ha denunciato su Facebook il senatore Pd Franco Mirabelli.
LO SCONTRO CON FICO
Il ministro dell’Interno è tornato sulla polemica con il presidente della Camera Roberto Fico. “Con Luigi Di Maio lavoro molto bene. Qualcun altro ha tanto tempo per parlare, penso al presidente della Camera, che ogni tanto dice e fa l’esatto contrario di altri esponenti M5S: è un problema che si risolveranno loro”. La tensione istituzionale cresce. Con Salvini che resta sulle sue posizioni e smentisce “di aver mai minacciato le dimissioni, una notizia priva di ogni fondamento”. A difendere Fico la ministra per il Sud Barbara Lezzi: “Caro Salvini, l’Italia ha fatto il suo dovere salvando i migranti grazie alla Guardia costiera e ha dimostrato civiltà ed umanità a dispetto di un’Europa vigliacca e disonorevole. Su questo niente da dire. Restando doverosa la pretesa di condivisione europea, nessuno deve impartire lezioni alla terza carica dello Stato circa la prerogativa di esprimere legittime posizioni”.
IL PD ALL’ATTACCO
E da Genova è intervenuto anche Maurizio Martina. “Il sultano ministro dell’Interno ha deciso di giocarsi il terzo tempo della sua propaganda sulle pelle delle persone e di un Paese intero, è inaccettabile”, attacca il segretario del Pd.”Siamo di fronte alla mala gestione di un governo che dovrebbe in poche ore gestire una situazione che si può gestire e che la sta facendo diventare anche un caso di violazione dei diritti umani per propaganda: è una vegogna”, ha aggiunto il segretario dem. L’ex premier Paolo Gentiloni è tornato sul caso Diciotti attaccando Salvini su Facebook: “Apprendiamo dal ministro degli Interni che l’Italia avrebbe scelto sull’immigrazione la ‘via australiana’. Il ministro degli Interni ha varato un blocco navale attraverso una battuta radiofonica”. Per Gentiloni “il ministro dovrebbe piuttosto spiegare in base a quale norma di legge sta trattenendo i migranti che da dieci giorni sono a bordo della Diciotti. E se quella norma non c’è, come appare evidente, dovrebbe porre fine rapidamente a questo abuso di potere. La legge è uguale per tutti, signor ministro. No way”.
A BORDO DELLA NAVE
Intanto a bordo della Diciotti è salito il presidente della commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana, Claudio Fava. Sulla nave della Guardia costiera ci sono adesso 150 persone, dopo che ieri in serata dal Viminale è arrivato il via libera allo sbarco dei minori non accompagnati, 27, tra cui una ragazzina. “Davanti al sequestro collettivo di persone perpetrato da Salvini – ha scritto Fava su Facebook – è tempo di fare sentire la voce di tutti gli italiani che ritengono la nostra Costituzione e i diritti che tutela assai più importanti dei capricci del signor ministro”. Sulla Diciotti anche il leader dei Radicali, Riccardo Magi, e l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.
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