La verità su Salvini

Matteo Salvini indagato è una profonda crepa nel muro che dovrebbe garantire l’indipendenza della politica.

Ma è altrettanto vero che i magistrati hanno fatto al ministro dell’Interno un inaspettato regalo, trasformando la sua sconfitta politica in un martirio. Sapendo di essersi infilato in un vicolo cieco – prima o poi quelle persone sarebbero ovviamente scese da nave Diciotti – Salvini ha deciso di farsi esplodere come un kamikaze contro il nemico. Un botto assordante che ha coperto la resa, cioè il fatto che alla fine ha dovuto autorizzare lo sbarco senza se e senza ma. Tanto è vero che oggi siamo qui a parlare di lui come di un eroe vittima di malagiustizia e il suo consenso presso il suo elettorato è, a occhio, ulteriormente cresciuto.

Se tutto questo fosse la sceneggiatura di un film parleremmo di un grande film. Ma questo purtroppo non è un set di Hollywood ma l’Italia, Paese settima potenza industriale al mondo. E allora c’è da chiedersi come, al netto dell’invadenza della magistratura, si sia arrivati al punto di avere il ministro degli Interni indagato per sequestro di persona. Ovvio che il caso giudiziario non esiste e che Salvini non è un sequestratore di disperati. Ma il caso politico esiste eccome. Ed è semplice: questo governo è una costruzione artificiale priva di collante politico-culturale e senza progetti davvero condivisi. Questo governo – lo abbiamo scritto più volte – si regge su un patto personale tra Di Maio e Salvini, troppo poco per affrontare una navigazione in mare aperto dove le insidie sono tante e all’ordine del giorno.

Sulla vicenda Diciotti, contro Salvini hanno remato contro la maggior parte dei suoi alleati Cinque Stelle e alla fine lo ha mollato pure Di Maio. Lo hanno lasciato solo le istituzioni europee, i Paesi «populisti» teoricamente amici suoi. Lo ha lasciato solo, con il cerino in mano, il presidente Mattarella. E quando sei solo puoi essere anche Mandrake ma non cavi un ragno dal buco e non ti resta che fare il martire. Oppure riflettere sui tuoi errori e sul tuo futuro. Perché – non è un caso – Salvini, nonostante tutto, ha ancora dalla sua (anche su questa vicenda) i vecchi e ripudiati alleati del centrodestra. E questo vorrà pur dire qualche cosa. O no, caro Salvini?

IL GIORNALE

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