Stretta sugli sgomberi, è scontro. Orfini: “Lascerà famiglie per strada”. Salvini: “Proprietà privata è sacra”
Il centrosinistra contro Salvini sugli sgomberi. La circolare ai prefetti che annuncia la stretta sulle occupazioni – raccomandando tempestività nell’esecuzione degli sgomberi e un censimento degli occupanti – fa litigare il Pd e Leu con il ministro dell’Interno dall’altra. Il più duro, dal fronte dem, è il presidente Matteo Orfini che attacca sui social: “La nuova direttiva sugli sgomberi è una follia, procedere senza soluzioni alternative significa lasciare famiglie in mezzo alla strada. Il governo considera la povertà una colpa e l’emergenza abitativa una questione di ordine pubblico. Altro che attenzione ai più deboli”.
Anche Leu è in allarme. Il deputato Stefano Fassina accusa il ministro dell’Interno: “Salvini è un fenomeno: con una circolare intima ai Prefetti di sgomberare al più presto, senza se e senza ma, edifici occupati abusivamente e così risolve la drammatica carenza di alloggi in Italia. Ma dove vive Salvini? Chi occupa illegalmente lo fa per disperazione: sono 50enni buttati fuori dal lavoro, morosi incolpevoli; sono giovani coppie con figli e lavori precari e sottopagati; sono persone senza alternative”.
Matteo Salvini replica a Orfini: “La proprietà privata è sacra e sono troppi gli Italiani vittime di occupazioni da parte non di bisognosi, ma di furbi e violenti. Se affitti il tuo appartamento alla persona sbagliata che non ti paga, e magari torni ad averne bisogno per i tuoi figli, non puoi metterci due anni a tornare in casa tua!”.
La controreplica di Orfini arriva a stretto giro di tweet. “Da Salvini la legalità viene invocata solo per propaganda. Questo governo fa la guerra ai poveri e non alle mafie. A partire dal dramma della casa”.
È un provvedimento che andrà a colpire tra l’altro centri sociali ed edifici abbandonati occupati da migranti o da chi non può permettersi di pagare un affitto. E scatta l’allarme dell’Unione inquilini. “È socialmente aberrante, è una polpetta avvelenata per comuni e regioni, dice il segretario nazionale Massimo Pasquini. “L’onere dei censimenti delle famiglie è a carico dei comuni, l’onere di dare assistenza alle famiglie è interamente a carico dei comuni. La circolare non prevede alcuna forma di sostegno ai comuni nè in materia di risorse che di mezzi”.
E Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, parla di “sconcerto e perplessità per il testo della circolare che presenta forti e numerose criticità per il merito e il metodo con cui è stata resa nota. La più evidente tra tutte è quella che, di fatto, assegna ai Servizi sociali dei Comuni, e quindi alla figura professionale dell’assistente sociale, un ruolo che molto si avvicina a quello dell’agente di pubblica sicurezza, elemento questo del tutto incompatibile con i principi della professione”.
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