Ddl contro le tangenti, Di Maio lancia l’hashtag: “Arriva la legge #SpazzaCorrotti”
ROMA – Arriverà in consiglio dei ministri giovedì o venerdì. Poi passerà alla Camera. È il ddl contro le tangenti, uno dei provvedimenti simbolo del M5s, pensato per dare una stangata alla corruzione dilagante nel Paese. Ed è per mantenere alta l’attenzione sul tema che oggi il vicepremier Luigi Di Maio rilancia su Facebook: “Cari corrotti, cari corruttori, vi invio questa missiva pubblica per informarvi ufficialmente del fatto che questa settimana il consiglio dei Ministri esaminerà il ddl del ministro Bonafede che abbiamo chiamato Legge Spazza Corrotti”.
Il leader dei cinquestelle annuncia anche l’hashtag #SpazzaCorrotti, invitando i cittadini a mandare un messaggio ai corrotti italiani che – dice – “sono fregati”. Secondo Di Maio, il ddl “è la prima seria misura contro la corruzione che viene discussa in Italia dal dopoguerra ad oggi. Praticamente non lascia alcuno scampo a chi corrompe e a chi viene corrotto. Per cui, in sostanza, corrompere non conviene più. A nessuno e in nessun caso”.
Tra le misure annunciate da Di Maio c’è dunque il Daspo per i corrotti, che significa – per un condannato in via definitiva per corruzione – non potere più avere a che fare con la pubblica amministrazione. L’altra novità è l’agente sotto copertura per controllare dall’interno eventuali attività criminali e per rendere più efficaci le indagini.
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“Prima dell’approvazione di questa legge – continua il ministro dello Sviluppo economico – voi corrotti, ad esempio, potevate contare sul fatto che chi viene a proporvi una mazzetta per truffare un concorso o un appalto sia senza dubbio alcuno un corruttore certificato. Con lo Spazza Corrotti non sarà più così. Mentre ti propongono la tangente ci potrebbe essere un infiltrato delle forze dell’ordine proprio al tuo fianco perchè pensi che faccia parte della combriccola. E invece è lì per arrestarti, un moderno Donnie Brasco. La figura dell’infiltrato, infatti, potrà ora occuparsi anche di corruzione grazie al nostro impegno. Avrete il terrore di accettare quella tangente e quindi magari non lo farete. Nel caso in cui, invece, qualcuno venisse beccato con le mani nella marmellata avrebbe un’altra bella sorpresa. Non potrebbe più mettere piede in un ufficio pubblico e neppure contrattare con la pubblica amministrazione. A vita! Mai più. Non c’è santo che tenga.
Potrete anche patteggiare, ma il Daspo ad aeternum non ve lo toglie nessuno. Marchiati a vita. E’ un modo, l’unico giusto, per proteggerci da voi. Per proteggere lo Stato, gli imprenditori onesti che da anni chiedevano questa misura e tutti noi cittadini”.
Infine, prosegue Di Maio, “ripristineremo la perseguibilità d’ufficio per alcune ipotesi di appropriazione indebita aggravata, norma cancellata da Gentiloni e di cui si sono avvantaggiati anche i cognati di Renzi, che non essendo stati denunciati dall’Unicef la passano liscia. Per voi non sarà più possibile farla franca. Dentro lo Spazza corrotti ci sono anche altre norme fatali per la vostra attività corruttiva e che conoscerete nei prossimi giorni. Ma so che già con quelle che vi ho elencato non passerete sonni tranquilli”.
“Cari corrotti – conclude – questo è lo scenario che vi si prospetta davanti. Con lo Spazza Corrotti corrompere non conviene più. Non sfidate la sorte, non sfidate lo Stato. Avete smesso di ammorbare l’Italia con i vostri loschi affari. Per anni una classe politica distratta, compiacente o complice vi ha permesso di farlo. Dal 4 marzo tutto è cambiato. Adesso costituitevi e non corrompete più”.
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