Piazza Affari azzera il rialzo in chiusura, bene i bancari
- –di Flavia Carletti
Piazza Affari azzera i guadagni in chiusura dopo una seduta che l’aveva vista unica in progresso in Europa, sostenuta dall’andamento delle banche, spinte in rialzo dall’andamento dello spread. Negative le altre Borse continentali, complice anche l’influenza di Wall Street. Il FTSE MIB ha perso lo 0,09%, il Cac40 a Parigi l’1,54%, il Dax30 a Francoforte l’1,39% e il Ftse100 a Londra un punto percentuale. Gli occhi a livello internazionale restano puntati sulla situazione dei mercati emergenti con Turchia e Argentina osservati speciali, alle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti: domani termina il periodo di consultazioni pubbliche e teoricamente subito dopo potranno partire i dazi su 200 miliardi di beni, e intanto oggi sono ripartite le trattative tra Usa e Canada sul Nafta.
In Italia occhi puntati sulla legge di Bilancio, governo rassicura i mercati
Per quanto riguarda il nostro Paese, resta alta l’attenzione sui preparativi per la legge di Bilancio. In una intervista al Sole 24 Ore, il ministro dell’Interno e vice premier, Matteo Salvini, ha detto che sarà «una legge di bilancio seria» e sul deficit ha parlato di cifre inferiori al 3% del Pil, dicendo che «non si sforerà alcunché». Oggi dopo un vertice, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato di una manovra nel segno della crescita nella stabilità, con l’altro vice premier, Luigi Di Maio, che ha dichiarato che la legge di Bilancio rassicurerà i mercati e che i conti saranno tenuti in ordine.
Bancari sotto i riflettori grazie al calo dello spread, che chiude a 257 pb
Tornando ai titoli, gli acquisti hanno premiato bancari e finanziari in genere, con Banco Bpm (+7,17%) in testa al segmento principale. Alle sue spalle Ubi Banca (+6,31%), Bper Banca (+4,27%), Mediobanca (+3,25%), e Unipol (+2,34%). In evidenza anche Intesa Sanpaolo (+2,10%), Finecobank (+2,02%), che continua a stare sui massimi,e Poste Italiane (+1,94%). Intanto, i BTp hanno terminato la seduta al di sotto dei massimi di giornata e lo spread con i Bund è tornato leggermente a riaprirsi ma il ritracciamento dei prezzi non ha tolto nulla alla seconda seduta consecutiva di forte progresso per i titoli italiani. Nel finale sul mercato secondario Mts, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005323032) e il pari scadenza tedesco è fotografato a 257 punti base, in netto calo rispetto alla vigilia (268 punti). In due sedute lo spread BTp-Bund si è chiuso di circa 30 punti (285 il finale di lunedì). Il rendimento dei decennali italiani, che la settimana scorsa era balzato fino al 3,26%, è sceso in mattinata sotto il 3%, tasso che conferma nel finale (2,95%).
Le vendite colpiscono Stm e petroliferi
Sul fronte opposto Stmicroelectronics (-4,63%), che conferma la debolezza della vigilia, risentendo negativamente dell’andamento del comparto tech. Oltreoceano il Nasdaq Composite è sceso sotto la soglia psicologica degli 8mila punti conquistata la settimana scorsa. I fari sono puntati su Capitol Hill, dove il Ceo di Twitter e il direttore operativo di Facebook, rispettivamente Jack Dorsey e Sheryl Sandberg, stanno testimoniando sui loro sforzi contro le interferenze nelle elezioni. I due top manager già ieri avevano diffuso il succo dei loro messaggi. Oggi a fare notizia è la sedia vuota legata a Google: la commissione Intelligence del Senato non ha accettato come testimone per conto dell’azienda il suo legale Kent Walker. L’idea è che non rappresenti una persona di livello sufficientemente alto dentro il gruppo californiano. I senatori volevano che a presentarsi fosse il Ceo della controllante Alphabet, Larry Page, o quello di Google, Sundar Pichai. Il calo del greggio ha spinto in rosso il settore petrolifero: Eni -1,02%, Saipem -0,39%, che era salita fino a oltre il 3% nel corso della seduta grazie a un giudizio positivo di Morgan Stanley, e Tenaris -2,97%.
Non riesce il rimbalzo a Telecom Italia
Tra gli industriali, ha tenuto Leonardo (+1,17%). Oggi c’è stata l’audizione in parlamento dell’amministratore delegato del gruppo di spazio e difesa, Alessandro Profumo, che ha espresso apprezzamento sulle iniziative europee in tema di difesa e sicurezza e sulla proposta della Commissione Ue per la costituzione del Fondo europeo per la Difesa. Profumo ha parlato anche di qualche piccola razionalizzazione all’interno del gruppo e che verrà valutato l’esercizio del diritto di opzione su Vitrociset. Telecom Italia (-1,45%) non è riuscita nel tentativo di rimbalzo dopo il deciso calo della vigilia, quando ha perso oltre il 5%.
L’euro riconquista la soglia di 1,16 dollari, in calo il petrolio
Sul mercato dei cambi, la moneta unica ha recuperato terreno verso il dollaro. Stesso movimento anche per la sterlina, grazie alle indiscrezioni stampa secondo le quali Germania e Regno Unito sarebbero pronte ad accettare un accordo sulla Brexit anche prima di aver definito tutti i dettagli. In chiusurta dei mercati europei, l’euro vale 1,1618 dollari (1,1547 in avvio e 1,1555 alla vigilia) e 129,5445 yen (128,68 e 128,817). Il biglietto verde passa di mano a 111,485 yen (111,42 e 111,462) e la sterlina a 1,29011 dollari. In calo, infine, il petrolio con il contratto sul Wti consegna Ottobre che perde l’1,4% a 68,85 dollari al barile.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)