I giudici spengono la Lega: “Confermato il sequestro dei fondi”
Alla fine è arrivata la conferma del sequestro di 49 milioni di euro. Quello che il Carroccio temeva è diventato realtà ed ora il futuro del partito fondato da Umberto Bossi è più incerto che mai.
Il tribunale del riesame di Genova, infatti, ha confermato il sequestro dei beni della Lega al fine di recuperare i 49 milioni di euro di rimborsi elettorali relativi alla truffa per cui è stato condannato in primo grado l’ex segretario Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito.
Si chiude nel peggiore dei modi quindi la battaglia legale della Lega contro i magistrati di Genova. Giancarlo Giorgetti nei giorni scorsi lo aveva detto a chiare lettere: se ci condannano il partito non esisterà più. Senza soldi la Lega è destinata a chiudere oppure a cambiare nome. Nei giorni scorsi si è parlato dell’ipotesi di un addio allo storico nome per evitare il sequestro dei beni ma Salvini ha detto che non intende far scegliere alle toghe il futuro del suo movimento.
La decisione del tribunale del Riesame riapre però la partita. Al momento i fondi sequestrati ammontano a circa 3 milioni e ora nelle casse del partito ci sono poco più di 5 milioni. Ieri i legali del Carroccio avevano cercato di spiegare le loro ragioni e far capire ai giudici che i beni ora in possesso della Lega sono frutto non dell’illecito ma delle donazioni dei cittadini. Non è bastato. La procura di Genova già ieri si era detta pronta a dare il via immediato al sequestro non appena fosse arrivato il via libera dal Riesame. Adesso è questione di ore.
Immediato arriva l’affondo del Pd: “Parla bene e razzola molto male. Ora non ha più giustificazioni. La Lega restituisca allo Stato 49 milioni, scrive su Twitter il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.
IL GIORNALE