Pure Palermo indaga Salvini Lui: “Sui migranti non mollo”
Dopo quello di Agrigento, pure il pm di Palermo ha deciso di indagare Matteo Salvini per la vicenda della Diciotti, a cui fino al 25 agosto fu impedito di attraccare al porto di Catania e far sbarcare i migranti recuperati nel Mediterraneo.
Il reato contestato al ministro dell’Interno è quello di sequestro di persona aggravato. Reato che – recita la comunicazione arrivata al vicepremier – è stato “commesso nel territorio siciliano fino al 25 agosto 2018, in pregiudizio di numerosi soggetti stranieri”. Gli atti sono quindi stati trasmessi al tribunale dei Ministri, l’unico organo che ha la competenza di indagare su un membro del governo.
Salvini ha voluto aprire l’atto trasmesso dal tribunale di Palermo in diretta Facebook, rispondendo immediatamente alle accuse rivoltegli dalla magistratura.
“Vado a memoria, ma credo che saranno almeno 15 anni di galera come pena massima di galera, a cui bisogna aggiungere le aggravanti”, ha detto Salvini parlando a chi lo seguiva sui social, “Interrogatemi domani, vengo a piedi domani, vi spiego perchè lo rifare.
IL GIORNALE