L’incubo dei grillini: il ritorno di fiamma tra Lega e Forza Italia

dal nostro inviato a Cernobbio (Co)

Il dialogo ritrovato sulla presidenza della Rai, il tavolo sulle alleanze per le regionali (anche in Abruzzo, dove sembrava corsa solitaria per la Lega) e infine la solidarietà dai vecchi partner per le vicende giudiziarie della Lega e del suo leader.

Si dice che tre indizi facciano una prova, perciò nel M5s è suonato l’allarme quando Salvini ha alzato i toni sulla magistratura, un tema che divide i grillini dal compagno di governo, molto più in sintonia su questo con Forza Italia e Fdi. La Lega si muove su un doppio binario, col M5s ha un contratto di governo, ma l’alleanza politica resta incardinata nel centrodestra, con cui le frizioni non mancano, ma i canali sono sempre aperti e un incontro a tre con Salvini e Berlusconi prossimo in agenda. Anche sulla nomina di Marcello Foa alla presidenza Rai, su cui non arretra di un millimetro il segretario della Lega, l’aria sembra cambiata nel centrodestra e la disponibilità a chiudere in fretta più concreta che mai. Alle regionali la Lega sarà avversaria del M5s, anche se resta l’incognita delle Europee, «l’ultima occasione di salvare Europa», elezioni in cui Salvini punta a formare «il primo gruppo del parlamento europeo e dimenticare triste parabola socialista», quindi con un’alleanza europea degli euroscettici, a cui infatti plaude l’olandese Geert Wilders («Spero in un accordo, sarebbe una buona cosa, già lavoriamo assieme al Parlamento Ue con la Lega e il Front National»). Se sul dossier europeo il centrodestra deve allinearsi e non sarà facile, sul resto, specie sulla giustizia e sulle misure anticorruzione in versione grillina, le occasioni di divergenza con i Cinque stelle abbondano.

La scintilla di guerra con la magistratura andava fermata sul nascere, Di Maio e Bonafede si sono subito attivati per far rientrare la furia di Salvini. La versione offerta al popolo grillino è più affascinante: «Si gioca a creare fibrillazioni tra il Movimento 5 stelle e la Lega. Quando non sono d’accordo con Salvini glielo dico. Giocano ad utilizzare la Lega contro di noi e così fanno anche con la Lega contro i 5 stelle» spiega Di Maio in un video su Facebook. Qualcuno, cioè, spingerebbe per rompere l’asse Lega-M5s, mentre il feeling di governo è ottimo. Il premier Conte è incaricato di ribadire il concetto davanti agli uomini di affari di Cernobbio: «Il governo è coeso, non siamo una banda di scriteriati», nessuna discussione o fibrillazione come quelle raccontate dai giornali sul nodo giustizia, «non ci sono grandi discussioni ma un franco dialogo» assicura il presidente del Consiglio, in quota M5s. Intanto continua la moral suasion di Forza Italia a chiudere l’esperienza «innaturale» con i grillini e tornare nella sua collocazione storica. «Noi siamo nel centrodestra, la Lega è parte del centrodestra – spiega Antonio Tajani, vicepresidente di Fi -. La Lega ha voluto fare questo esperimento di governo, che non mi pare sia un granché. Quando finirà questo matrimonio contro natura, sono convinto che la Lega ritornerà nel centrodestra perché questo è ciò che chiedono gli elettori».

IL GIORNALE

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