Milano chiude migliore d’Europa (+1%) con lo spread in calo a 224 pb

–di

Milano chiude maglia rosa in Europa grazie al calo dello spread (a 224 punti base) con il Ftse Mib in rialzo dell’1% mentre gli altri listini continentali archiviano deboli una seduta su cui pesano le nuove tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. La volontà del ministro dell’Economia Giovanni Tria di mantenere l’obiettivo di deficit/Pil all’1,6% ha spinto il rendimento sul Btp decennale al 2,79% con in prima fila i titoli bancari (Banco Bpm guadagna il 3,6%),Telecom Italia (+4% favorito anche dal buon andamento del settore in Europa) e Mediaset, che balza del 2,9% dopo il vertice ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Rimbalza anche Saipem (+2,8%) dopo un report di Bernstein che minimizza i possibili impatti negativi dell’uscita del Cfo Giulio Bozzini. In coda al listino, invece, i titoli della moda con Moncler (-0,5%) e Ferragamo (-0,5%) penalizzati dai timori su possibili guerre commerciali e Ferrari, che lascia sul terreno l’1,4% in attesa del nuovo piano (che sarà presentato domani a Maranello) e dopo la nuova delusione nel Gp di Singapore con Vettel sempre più lontano dal titolo iridato. Sul fronte valutario l’euro torna a rafforzarsi a 1,1689 dollari e 130,9 yen; il dollaro/yen vale 112. Poco mosso il greggio con il Wti a quota 68,9 dollari (-0,1%).

Donald Trump, secondo il Wall Street Journal, intende annunciare lunedì o martedì un nuova ondata di dazi per circa 200 miliardi di dollari sull’import di merci cinesi, nonostante il nuovo round di negoziati con Pechino a fine mese. Le tariffe saranno probabilmente di circa il 10%, al di sotto del 25% previsto. Venerdì sera le indiscrezioni avevano già portato a vendite sulle Borse Usa e a un apprezzamento del dollaro.

Le Borse asiatiche (Tokyo è rimasta chiusa per festività) hanno sofferto per la combinazione dovuta alla pressione sul fronte dei dazi e sui rischi legati all’impatto del tifone Mangkhut approdato sabato sulle coste cinesi del Guangdong (qui Shanghai, Hong Kong).

Francoforte la peggiore, a Milano debole Ferrari. Lusso giù in Europa
Dopo un avvio in rosso (segui qui l’andamento dei principali indici) Piazza Affari ha recuperato terreno chiudendo in positivo: l’andamento del settore bancario (con Banco Bpm, Unicredit e Intesa Sanpaolo in evidenza) compensa le vendite su lusso, utility e alcuni industriali. Rimbalzo per Telecom Italia, dopo tre cali di fila. AncheAtlantia ha risalito la china nonostante resti ancora molto incerto il quadro politico-regolatorio sul futuro delle concessioni autostradali. Ferrari èla peggiore dopo la vittoria della Mercedes nel Gran Premio di Singapore di Formula 1 che allontana il titolo mondiale per la Rossa. Debole anche Fiat Chrysler Automobiles sulle indiscrezioni relative alla cessione di Magneti Marelli: secondo alcuni rumors Kkr sarebbe pronta a rilevare l’asset ma a un valore ben inferiore alle richieste e questo potrebbe portare anche alla valutazione di altre proposte. St cala dopo aver staccato la cedola trimestrale di 6 centesimi di dollaro per azione. In Europa è soprattutto il settore lusso a essere sotto pressione: performance negative per Lvmh, Kering, Burberry e Richemont

A Wall Street giù Apple su scontro Usa-Cina
Wall Street è debole a causa dei timori sull’esito del nuovo scontro Usa-Cina sui temi commerciali: Pechino non intende aprire negoziati con la spada di Damocle dei dazi minacciati su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Va ko Apple (-1,8%) che rischia di essere la “vittima” della guerra commerciale tra le due principali economie al mondo visto che assembla gran parte dei suoi prodotti in Cina. Il gruppo tech aveva gia’ messo in guardia che AirPod, Apple Watch e altri gadget potrebbero finire per costare di più al consumatore finale con i dazi di Trump. Il rischio si fa maggiore se Pechino limiterà la vendita di attrezzature e materiali di vario tipo essenziali per le aziende americane.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.