Di Maio: “Reddito di cittadinanza con deficit e pace fiscale minima”
Pensioni e reddito di cittadinanza, “esclusi gli stranieri, facendo deficit”, e pace fiscale per le “persone in difficoltà”. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio, sottolineando inoltre come per il M5s “il condono fino a un milione di euro” sia “inaccettabile. I furbi non vanno premiati, e infatti a fine settembre nel decreto fiscale verrà previsto il carcere per chi evade“.
Di Maio ha poi ribadito, nell’intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano”, la fiducia al ministro Tria, ma sottolineando che “nelle viscere dello Stato ci sono dirigenti che ci remano contro”.
“C’è grande ipocrisia – aggiunge il vicepremier -. Tutti ci arrabbiamo e capita di dire parolacce in conversazioni private”. Rocco Casalino era arrabbiato, perché sa quello che ci succede”.
“Il problema non è con alcune figure, e tanto meno con il ministro Tria, di cui ci fidiamo ma ci sono tanti dirigenti dentro i ministeri che non possiamo toccare, e che rallentano o complicano il lavoro. Per me la Pubblica amministrazione deve essere indipendente , ma in questi anni ci ha messo mano la politica”.
Alla domanda se si fidi del ragionere generale dello Stato Franco, Di Maio risponde: “L’ho visto solo una volta, non è questione di persone. Ci conosceremo meglio. Ma faccio controllare ogni norma ai miei collaboratori, perché non mi fido”.
TGCOM