Per il reddito di cittadinanza spunta l’addio al bonus di 80 euro

Il reddito di cittadinanza agita e non poco le acque del governo. In questi giorni il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sta cercando le coperture per finanziare il reddito minimo che è diventato il punto principale della manovra per la sponda pentastellata.

L’intesa sulla legge di bilancio potrebbe trovarsi intorno ad una quota 1,7-1,9 per cento. Un rapporto deficit-Pil che di fatto potrebbe permettere una manovra più espansiva ma in grado di rispettare i rigidi vincoli europei. A fatica via XX Settembre sta cercando di superare le tensioni nate dopo la diffusione dell’audio di Rocco Casalino che annunciava “purghe” al ministero. Per finanziare il reddito di cittadinanza servono almeno 10 miliardi.

Un costo altissimo che spinge il Tesoro a studiare tutte le strade percorribili per dare fiato alle richieste pentastellate. E così, come riporta ilGiorno, il ministro Tria starebbe pensando alla cancellazione del bonus di 80 euro introdotto dal governo Renzi. Sarebbe una mozza azzardata dal punto di vista politico ma funzionale al raggiungimento dell’obiettivo grillino. Per via xx Settembre l’obiettivo primario resta quello di assicurare una discesa del debito costante compatibilmente con il percorso delle misure previste nella manovra. Insomma per dare il via al reddito di cittadinanza la prima cosa che verrà tagliata sarà il bonus renziano. Un altro schiaffo dei gialloverdi alle misure varate dall’ex premier.

IL GIORNALE

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