Migranti, Conte allʼOnu: “Per noi fondamentale dignità delle persone, chi ci critica è in malafede”
Il premier italiano Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, risponde alle critiche per la politica italiana sull’immigrazione. “La nostra politica ha al primo posto l’obiettivo di tutelare la dignità delle persone, salvare le vite e difendere i diritti fondamentali delle persone – ha detto -. Chi dà una lettura diversa dopo quello che abbiamo fatto non può essere in buona fede”.
Le affermazioni di Conte sono state soprattutto una risposta alle critiche all’Italia da Michelle Bachelet, Alto Commissario per i Diritti Umani. “In tutte le crisi emergenziali – ha aggiunto – abbiamo sempre salvato persone, siamo sempre intervenuti con le persone vulnerabili per porle subito in condizione di salvaguardia, siamo intervenuti a prestare assistenza sanitaria e aiuto. Non abbiamo mai abbandonato qualcuno” ha rimarcato il premier italiano.
Premier che, tutto sommato, torna in Italia soddisfatto del suo esordio assoluto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il capo del governo M5S-Lega sfrutta al massimo le 48 ore a New York rafforzando il legame con il presidente Usa, Donald Trump, e stringendo mani ai leader di mezzo mondo, Egitto e Iran compresi. Non teme la platea e prendendo la parola al Palazzo di Vetro difende la sua squadra di maggioranza: “Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo, amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati dall’articolo 1 della Costituzione italiana, ed è esattamente in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo”.
Non per questo, pero’, l’Italia verrà meno ai suoi impegni accanto alle Nazioni Unite, anzi, Conte li conferma. Ma rimarca che sulla gestione dei flussi migratori troppo spesso il nostro Paese non ha ricevuto l’aiuto e il sostegno necessari ad affrontare uno dei nodi principali della fase storica che stiamo vivendo: “Da anni siamo impegnati in operazioni di soccorso e salvataggio nel Mar Mediterraneo – dice all’Assemblea generale l’inquilino di Palazzo Chigi – ed ha sottratto così alla morte decine di migliaia di persone, spesso da sola, come è stato più volte riconosciuto dalle stesse istituzioni europee allorché hanno affermato che l’Italia aveva ‘salvato l’onore dell’Europa’, ma i fenomeni migratori con i quali ci misuriamo richiedono una risposta strutturata, multilivello e di breve, medio e lungo periodo da parte dell’intera Comunità internazionale”. Per questo Roma conferma il sostegno ai Global compact su migrazioni e rifugiati, perché “è una sfida che può e deve essere raccolta con un approccio di ‘responsabilità condivisa’, in una logica di partenariato tra Paesi di origine, transito e destinazione dei flussi”.
TGCOM