Borsa, spread vola a 270. Piazza Affari in forte calo
Milano, 28 settembre 2018 – Il giorno dopo il Def (con il rapporto deficit/pil fissato al 2,4%) giornata difficile a Piazza Affari, dove si amplia il calo : l’indice Ftse Mib perde il 3%, con Intesa e Unicredit che arrivano a cedere oltre il 5% e tutto il settore del credito sotto la pioggia di vendite in parallelo a quella che sta colpendo i titoli di Stato italiani. Il rendimento del Btp a 10 anni sale infatti di oltre 20 punti base e lo spread con la Germania a metà giornata è a 270 punti. Più caute le altre Borse europee, con Francoforte e Parigi in lieve retromarcia. Va peggio Madrid giù dello 0,8%.
SCHEDA Manovra, dalle pensioni alla flat tax
La grande scommessa – di ANGELO RAFFAELE MARMO
VENTIQUATTRO ORE AD ALTA TENSIONE – Ieri sera la maggioranza aveva raggiunto l’intesa sulla manovra in deficit, mettendo a tacere le rimostranze del ministro Tria, convinto a non dimettersi. In piena notte è arrivata anche la ratifica del Consiglio dei Ministri e, davanti Palazzo Chigi, hanno fatto festa parlamentari e militanti 5S. Per il premier Conte “stiamo facendo del bene all’Italia e agli italiani”.
Manvora, Tria costretto alla resa: ma non mi dimetto”
VIDEO La festa dei 5 stelle a Palazzo Chigi
“Alla fine sarà il popolo che pagherà il conto”
LA REAZIONE DELL’UE – Eventuali sanzioni nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto delle norme di bilancio “sono possibili, anche se io non sono nello spirito delle sanzioni”. Lo dice il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, intervsitato da Bfm Tv. Moscovici ha ricordato che il 15 ottobre, il bilancio italiano “arriverà nei nostri uffici che lo esamineranno e potremo rispondere.
Abbiamo tre possibilità: la prima è quella di dire che va tutto bene, la seconda con cui possiamo chiedere delle correzioni e la terza che è che non va bene per niente e quindi possiamo respingerlo. E’ una possibilità prevista dai trattati”. Dopo aver ribadito che “non abbiamo nessun interesse a una crisi tra la Commissione e l’Italia”, il commissario francese ha aggiunto che “le sanzioni sono teoricamente possibili, sono previste dal Trattato, ma io non sono nello spirito delle sanzioni. Continueremo il dialogo con il presidente del Consiglio, con il ministro delle Finanze, serve rispettare le regole, non è per noi che l’Italia deve farlo ma per se stessa. Sono convinto che non è nell’interesse dell’Italia andare avanti su un indebitamento ancora più grande. Perché alla fine sarà il popolo che pagherà il conto”. Il commissario Ue ha detto inoltre che “quando un Paese si indebita si impoverisce”. Moscovici ha aggiunto che “il nostro dialogo con le autorità italiana comincerà da subito, da lunedi all’Eurogruppo e all’Ecofin, mi auguro che l’Italia sia capace di restare in questo spirito comune”.
DI MAIO – Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio valuta come “interlocutorio” l’intervento di Moscovici. “Le sue preoccupazioni sono legittime – dice – ma il governo si è impegnato al 2,4% di deficit-Pil per tre anni e vi assicuro che il debito scenderà”. Preoccupato per lo spread? “No”, risponde ai cronisti.
“Possibile bocciatura di Bruxelles? Tiriamo avanti”
SALVINI – “Sono felice perché abbiamo ridato diritto al lavoro, pensione e alla speranza di milioni di italiani: i mercati se ne faranno una ragione“, dice il vicepremier Matteo Salvini. “Noi vogliamo dare lavoro ai giovani” ha proseguito, spiegando che “se superando la legge Fornero manderemo in pensione migliaia di lavoratori rendiamo un servizio a queste persone che se lo meritano ma soprattutto apriamo enormi spazi di futuro e di lavoro per i giovani: lo spiegheremo anche ai commissari”. Alla domanda dei cronisti in merito ad una possibile bocciatura della manovra da parte di Bruxelles, il vicepremier ha ribadito “noi tiriamo avanti, pensiamo di lavorare bene per la crescita del Paese, per ridare fiducia, speranza, energia e lavoro, e quindi sono felice di quello che abbiamo fatto in questi quattro mesi e di quello che faremo nei prossimi quattro anni”.
LA REAZIONE DEGLI INDUSTRIALI – “Non è tanto importante lo sforamento di un punto, quanto i risultati che ne deriveranno grazie all’uso di risorse in termini intelligenti per il Paese“, dice il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine del World Manufacturing Forum a Cernobbio commentando la nota di aggiornamento del Def. “Se questa manovra genererà più occupazione”, sottolinea Boccia, allora “si può fare più debito pubblico” a patto di mantenere “una attenzione alla crescita economica”, che a lungo termine porterebbe “a meno debito”.
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