Ponte Genova, Toti a Toninelli: “Dignità fa rima con verità”
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, torna a fare pressioni sul governo per sbloccare la situazione di Genova dopo il crollo del ponte Morandi. “Caro ministro Toninelli, se vuole davvero ridare dignità ai genovesi, cominciamo evitando di proporre ponti dove giocare a bocce e fare grigliate. Dignità fa rima con verità, Genova e la Liguria vogliono ascoltare impegni veri”, ha scritto il governatore su Facebook.
La questione del Terzo Valico – Toti ha poi parlato della questione del Terzo Valico, domandando a Toninelli: “Perché il decreto Genova non contiene i fondi per il Terzo Valico ferroviario? Anzi, perché sono bloccati anche fondi già stanziati? I liguri vogliono quell’opera così come la vogliono tutte le imprese del nord-ovest. Caro ministro, come si permette di metterla in discussione?”.
Il governatore ligure ha poi chiesto “chi pagherà la Gronda di Ponente? Quel cantiere avrebbe dovuto partire nei primi 3 mesi del 2019 quindi tra 120 giorni da oggi. Stiamo aspettando il suo impegno affinché i tempi vengano rispettati.
“Decreto a rischio burocrazia” – “Diciamo la verità – ha proseguito Giovanni Toti – il decreto non mette per nulla al sicuro da ricorsi e lentezze burocratiche. Anzi, proprio per come è scritto li temiamo tantissimo”. Le parole si riferiscono a una dichiarazione del ministro dei Trasporti: “Nel decreto in vigore ci sono soprattutto tante misure concrete per la città, per i suoi abitanti, per le imprese e per il porto. Misure che rafforzeremo ulteriormente in Parlamento”.
“E’ la prima volta nella storia che invece di far riparare il danno a chi lo ha fatto si prevedono addirittura 300 milioni dei contribuenti per anticipare i soldi necessari”, ha sottolineato ancora Toti. “Troviamo soldi veri per il Porto. Si parlava di 100 milioni all’anno, ne sono previsti 15. Troviamo i soldi per l’autotrasporto, previsti solo per gli ultimi tre mesi di quest’anno. Troviamo i soldi per le imprese e per gli sfollati”.
TGCOM