Ecofin, il rientro anticipato di Tria spaventa Piazza Affari: spread a 280
–di A. Fontana e C. Poggi
Chiusura in territorio negativo per Piazza Affari (-0,49%) con lo spread tornato a 283 punti al termine di una seduta che aveva visto il FTSE MIB guadagnare oltre l’1% in mattinata. Nel pomeriggio, invece, i mercati hanno invertito la rotta reagendo alle notizie in arrivo dal Lussemburgo: prima sono giunte le parole del commissario europeo Pierre Moscovici che ha ribadito con decisione come il deficit al 2,4% deciso dal governo sia al di fuori dei parametri europei. Poi è arrivato l’annuncio a sorpresa del rientro anticipato a Roma del ministro dell’economia Giovanni Tria che non parteciperà domani alla riunione dell’Ecofin. Piazza Affari dunque è stata la peggiore in Europa: Parigi ha guadagnato lo 0,24% e Francoforte lo 0,75%. Fra i titoli male le banche e Telecom Italia, scesa di oltre il 5% sotto la soglia di 50 centesimi. In chiusura il differenziale con il bund tedesco quotava a 283 punti con il rendimento dei decennali al 3,3%.
Wall Street brillante: attesa per Trump su nuovo Nafta
Wall Street è vivace grazie all’intesa raggiunta all’ultimo minuto tra Usa e Canada e che permette di sostituire il vecchio North American Free Trade Agreement (Nafta), siglato insieme al Messico nel 1994, con lo United States-Mexico-Canada Agreement (Usmca). Alle 17 italiane il presidente americano, Donald Trump, terra’ una conferenza sull’intesa, che rende ottimisti gli investitori e che fa correre i gruppi auto. Tuttavia l’accordo non sta a significare che le tensioni commerciali tra Usa e Cina siano destinate a migliorare.
Giù Telecom Italia,
A Piazza Affari Telecom Italia ko a causa di un taglio di raccomandazione a «underweight» arrivato da Barclays. Il broker cita i troppi rischi per l’andamento del business attuale (la concorrenza di Iliad e di Open Fiber, l’indebolimento del quadro macroeconomico in Brasile) e rimarca l’inflazione dei prezzi nell’asta per le frequenze 5G in fase di assegnazione da parte del ministero dello Sviluppo Economico. Fra i titoli, giornata difficile per il settore bancario, direttamente esposto alle tensioni dello spread. In chiusura Banco Bpm ha ceduto il 5,75%, Ubi Banca il 4,57%, Intesa Sanpaolo il 3,91%. Bper Banca il 3,94%, Mediobanca il 3,05% e Unicredit il 2,35%.
Effetto nuovo Nafta su St e Tenaris
Hanno invece fatto registrare rialzi i titoli delle aziende che esportano verso gli Stati Uniti, dove oggi il presidente Donald Trump ha annunciato un nuovo accordo commerciale con Canada e Messico che va a sostituire il Nafta. Bene in chiusura dunque Fca (+2,3%), Stmicroelectron (+2,23%), Tenaris (+2,70%) e Moncler(+4,58%). In lieve rialzo anche Leonardo – Finmeccanica (+0,58%) e Ferrari (+0,55%).
Tria al Sole: «Non è sfida all’Ue. Equilibrio bilanci resta un obiettivo»
Dopo la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, con l’indicazione di un rapporto deficit/pil al 2,4%, il ministro dell’Economia Giovanni Tria in una intervista a Il Sole 24 Ore ha rassicurato sulla sua permanenza nell’Esecutivo e ha sottolineato che i saldi di bilancio previsto non rappresentano una sfida all’Europa. «L’equilibrio e il pareggio di bilancio rimane un nostro obiettivo fondamentale, anche se il percorso per raggiungerlo viene allungato nel tempo per dare spazio all’esigenza fondamentale di rilanciare la crescita. E resta il fatto che se le condizioni lo permetteranno si cercherà di riavviare il processo prima della fine del triennio».
Secondo gli economisti di Barclays, tanto l’intervista di Tria quanto quella del presidente del Consiglio Conte rilasciata nel week end sono state un buon tentativo di rassicurare i mercati ma la mossa non è da considerare sufficiente: «Non ci aspettiamo che queste interviste contribuiscano a un significativo recupero del sentiment di mercato nel breve termine».
Spread chiude in forte rialzo a 283 punti, rendimento decennale 3,3%
Chiusura in netto rialzo per lo spread tra BTp e Bund, che ha accelerato decisamente dopo la decisione del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, di anticipare il suo rientro a Roma da Lussemburgo dove oggi è riunito l’Eurogruppo e di non partecipare all’Ecofin di domani. Al termine degli scambi, il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano, il BTp dicembre 2028 Isin IT0005340929 e il Bund agosto 2028 si è attestato a 283 punti base dai 267 punti del finale di venerdì (+16 punti base). Il rendimento ha terminato al 3,30% contro il 3,15% della chiusura precedente.
Euro chiude sotto 1,16 dollari
Sul fronte dei cambi, l’euro t ha chiuso a 1,1582 sul dollaro mentre il prezzo del petrolio a 83,31 il Brent dicembre e a 73,73 . Nei confronti del peso messicano e dollaro canadese, che avevano sofferto i timori di una mancata intesa, invece c’è una correzione da parte del biglietto verde statunitense.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)