Italia ancora sotto pressione, lo spread oltre quota 290
di FLAVIO BINI
MILANO – Ore 9.25. C’è ancora tensione sui titoli di Stato italiani all’indomani della decisione del ministro dell’Economia Giovanni Tria di disertare la riunione dell’Ecofin di oggi per tornare a Roma a definire le ultime limature alla nota di aggiornamento al Def, mentre sullo sfondo cresce la tensione sull’asse Roma-Bruxelles, con il botta e risposta a distanza tra il presidente della Commissione Jean Claude Juncker e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Questa mattina lo spread prosegue la corsa avviata ieri intorno a metà seduta e scavalca quota 290 punti, secondo i dati della piattaforma Bloomberg, con il rendimento del titolo decennale italiano che rivede i massimi di inizio 2014 e si attesta al 3,37%.
Giornata scarica sul fronte dei dati macroeconomici. A settembre la fiducia dei consumatori giapponesi è leggermente aumentata . Secondo i dati dell’indagine del governo nipponico l’indice che misura il sentiment dei consumatori è salito a 43,4 punti dai 43,4 di agosto, il minimo degli ultimi dodici mesi. Attesi in giornata i prezzi alla produzione nell’Eurozona relativi al mese di agosto e nel pomeriggio i dati sulle vendite di autoveicoli negli Usa.
Ancora in rialzo i prezzi del petrolio. Nei primi scambi elettronici il Wti si attesta a 75,69 dollari al barile (+0,52%) e il Brent a 85,11 dollari (+0,15%). In lieve rialzo l’oro, a 1193 dollari l’oncia.