Manovra, dalla nuova rottamazione alla lotteria degli scontrini: le misure in arrivo

MILANO – Prende forma una delle colonne principali della prossima Legge di Bilancio. Si tratta del decreto fiscale collegato alla manovra che dovrebbe contenere, tra le tante misure, anche la cosiddetta pace fiscale annunciata dal governo gialloverde.  Nel testo anche la proroga del prestito Alitalia, il fondo per ristoro dei risparmiatori l’estensione dei gruppi Iva ai gruppi bancari.

La novità più importante – anticipata oggi da Repubblica – riguarda le modalità del nuovo intervento del governo, che per come si prefigura ora, ricalca le precedenti rottamazioni varate dai governi di centrosinistra, prevdendo quindi il pagamento integrale dei debiti con il fisco, con uno stralcio di more e sanzioni con la possibilità di rateizzare il pagamento in cinque anni, attraverso dieci rate semestrali. Ci sarà poi la possibilità di fare pace con il fisco per le liti tributarie di ogni grado e giudizio. La norma prevede che per i ruoli notificati fino al 30 settembre 2019 si possa pagare un importo pari al valore della controversia o, se l’Agenzia delle Entrate ha perso in primo o in secondo grado, un importo pari alla metà o ad un terzo della contestazione. Per ‘fare pace’ sarà necessario fare domanda entro il 16 maggio e pagare cinque rate trimestrali nel 2019-20.

In arrivo poi dal 2020  la cosiddetta “lotteria degli scontrini”. La misura ara prevista dalla manovra 2016 ma non è mai stata attuata: ora si chiamerà “lotteria dei corrispettivi”, scatterà dal primo gennaio 2020 e sarà collegata con l’arrivo della fatturazione elettronica.  Nel testo anche uno sconto fiscale del 50% del prezzo di acquisto (o adattamento) di registratori di cassa telematici necessari per la e-fattura e per la nuova lotteria: il ‘bonus’ sarà applicato direttamente dal venditore.

Per quanto riguarda le misure di lotta all’evasione, andrà in pensione lo scontrino. Il ‘nuovo’ sarà elettronico e si affiancherà alla e-fattura. L’arrivo della certificazione telematica sarà graduale: dal luglio 2019 riguarderà i soli contribuenti con un volume d’affari sopra i 400 mila euro l’anno, dal 2020 per tutti gli altri. L’obbligo di fattura elettronica per la maggior parte delle transazioni rimane dal primo gennaio 2019.

Non ci sarà poi l’aumento dell’accisa della benzina e degli altri carburanti che sarebbe dovuto scattare dal primo gennaio. La norma prevista da un decreto del giugno 2016 per finanziare l’agevolazione fiscale Ace, l’aiuto alla crescita economica, delle imprese sarà sterilizzata e l’intervento coperto con il ricorso ad altri fondi. La norma originaria doveva garantire 140 milioni di gettito nel 2019146 nel 2019 e poi nel 2020.

REP.IT

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