Claviere, la polizia accusa: “Migranti scaricati in Italia da furgone della Gendarmerie”. I francesi ammettono l’errore

di CRISTINA PALAZZO e JACOPO RICCA

Un furgone della gendarmeria francese e’ stato avvistato dalla polizia italiana a Claviere, sulle Alpi del Torinese al confine con la Francia, mentre faceva scendere un paio di uomini – presumibilmente migranti di origine africana – in una zona di bosco già in territorio italiano, precisano fonti della polizia, “di alcune centinaia di metri” nei pressi di una galleria. E’ successo venerdì scorso. Il mezzo, a quanto si apprende da fonti del Viminale, è poi tornato oltreconfine: è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Torino alla quale la Digos ha consegnato la foto della “toccata e fuga” del furgone. La zona è monitorata perché occupata da alcuni antagonisti e anarchici “no border” legati all’organizzazione “Briser Les Frontieres”: mercoledì scorso è stata sgomberata la chiesa di Clavière occupata dagli antagonisti che avevano realizzato al suo interno un ricovero per immigrati battezzato “Chez Jesus”.

In serata le autorità francesi hanno ammesso l’errore: la prefettura del Dipartimento delle Haute Alpes ha reso noto che “le autorità italiane hanno riferito oggi di un incidente avvenuto venerdì (12 ottobre) al confine franco-italiano, vicino a Montgenèvre. Nell’ambito di una missione di rimpatrio di stranieri irregolari, un veicolo della gendarmeria francese ha attraversato il confine franco-italiano in direzione di Clavière (Italia), senza previa autorizzazione della polizia italiana”, afferma ancora la prefettura. “I primi controlli effettuati dalla prefettura delle Hautes-Alpes confermano questo attraversamento, in contrasto con le disposizioni in vigore. Sembra che la stazione di polizia di Bardonecchia fosse informata correttamente in relazione al trasferimento di due stranieri illegali al confine. Il veicolo della gendarmeria, tuttavia, non era destinato ad entrare nel territorio italiano”.

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Lo sconfinamento della Gendarmerie rischia ora di alzare di nuovo il livello della tensione fra Italia e Francia sulla questione migranti. In particolare, oltre all’irregolarità dello sconfinamento in se stesso, sarebbero stati violati gli accordi internazionali per la riammissione ed espulsione degli immigrati, che prevedono in questi casi un avviso, da parte dell’autorità straniera, al commissariato di polizia o alla stazione dei carabinieri di zona, e poi l’accompagnanto dei migranti al posto di frontiera.

La Farnesina chiede chiarimenti: “Il ministero degli Esteri – si legge in una nota – si è immediatamente attivato con l’ambasciatore di Francia in Italia per chiedere chiarimenti al riguardo. Un analogo passo formale, al fine di chiarire i termini precisi dell’accaduto, è in corso da parte del nostro ambasciatore a Parigi con le competenti autorità francesi. Appena stabilita la realtà dei fatti, la Farnesina ne darà completa informazione pubblica”.

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“Sono in attesa di sviluppi – dichiara il ministro dell’Interno Matteo Salvini – Non voglio credere che la Francia di Macron utilizzi la propria polizia per scaricare di nascosto gli immigrati in Italia. Ma se qualcuno pensa davvero di usarci come il campo profughi d’Europa, violando leggi, confini e accordi, si sbaglia di grosso. Siamo pronti a difendere l’onore e la dignita’ del nostro Paese in ogni sede e a tutti i livelli. Pretendiamo chiarezza, soprattutto da chi ci fa la predica ogni giorno, e non guarderemo in faccia a nessuno”. Salvini conclude: “Invito il collega Moavero a chiedere chiarimenti all’ambasciatore”.

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Il “blitz” degli agenti francesi nella stazione di Bardonecchia avvenuto in marzo sul quale indaga la procura di Torino

Sarebbe il secondo sconfinamento delle autorità francesi nel giro di pochi mesi: la Procura ha gia’ aperto un fascicolo per un “blitz” compiuto da agenti delle Dogane francesi nella stazione di Bardonecchia nel marzo scorso: un episodio per il quale il procuratore torinese Armando Spataro ha scritto, ancora due settimane fa, al suo omologo francese di Albertville, criticando la scarsa collaborazione delle autorità d’Oltralpe e sollecitadolo a comunicargli i nomi degli agenti coinvolti.

A Claviere e in tutta la Valsusa, intanto, la tensione sulla questione migranti rimane altissima: dopo lo sgombero di “Chez Jesus”, infatti, gli antagonisti hanno fatto irruzione ieri durante la messa nella cattedrale di Susa e in una parrocchia di Torino, leggendo un comunicato di protesta e di accuse al vescovo di Susa. Stamattina, sempre a Claviere, la polizia è intervenuta per far smontare una tendopoli non autorizzata sistemata dai “no border” dopo lo sgombero della parrocchia per continuare a fornire bevande calde e cibo ai migranti che tentano di superare la vicinissima frontiera.

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