Condono, Salvini scarica Di Maio: “Dl manipolato? Tutti d’accordo. Nessun cdm. Quando approvo un decreto lo mantengo”

Sale di livello lo scontro tra Lega e 5Stelle. In mattinata era stato il viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia, a smontare le accuse M5S. “Decreto manipolato? Lo conoscevano tutti”, ha detto. Ma ora scende in campo direttamente Matteo Salvini.

Salvini scarica Di Maio

Fonti dei 5Stelle parlano di una riunione del governo già domani, per rivedere il testo del decreto fiscale, quello finito nel mirino di Di Maio perché sarebbe stato modificato. Ma Matteo Salvini stoppa l’ipotesi di un consiglio dei ministri: “Io domani sono in Trentino. Non possiamo rifare il consiglio dei ministri ogni quarto d’ora. Quando prendo un impegno, quando firmo un contratto con Di Maio e con gli italiani, lo mantengo. Quando approvo un decreto lo mantengo. Non possiamo ricominciare tutto daaccapo. Non si può costruire di giorno e smontare di notte”. Ma Salvini non si limita a questo e sembra ironizzare sull’alleato pentastellato, come quando allude alle scie chimiche: “Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni o scie chimiche. Questo è un governo che non ha timidezze, problemi o complotti contro. In consiglio dei ministri c’erano tutti, non c’ero solo io”. Insomma, la lite è tutt’altro che chiusa.

I Cinquestelle: “Il caso è politico”

L’irritazione dei Cinquestelle cresce. Il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, avverte: “Nel testo del decreto fiscale sono state inserite norme non concordate in Consiglio dei Ministri. Se qualche nostalgico del passato pensa di fermare il cambiamento si sbaglia, quelle norme spariranno. Alle Camere invierò solo un testo pulito: con noi niente scudi né condoni”. E la vicemistra dell’Economia M5S, Laura Castelli, insiste: Lunedì prima del Consiglio dei
ministri c’è stato un tavolo politico in cui l’accordo raggiunto prevedeva nessun condono penale e niente scudo fiscale sui capitali esteri. Adesso Garavaglia e la Lega ci dicono che approvano una norma che introduce condoni penali e scudi fiscali per capitali all’estero? Allora c’è un problema politico”.

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Caos Rc auto

Anche sulle assicurazioni è giallo. Fonti del M5S replicano che il tema e la misura sull’Rc auto – la tariffa unica nazionale – era stata discussa nella riunione sulla manovra la settimana scorsa ed era stata inviata agli alleati della Lega martedì mattina. A denunciare la questione era stata in particolare la deputata trentina del Patt (Partito autonomista trentino tirolese) Emanuela Rossini che aveva detto “no alla norma all’interno della manovra che intende uniformare il costo delle assicurazioni su tutto il territorio nazionale, penalizzando soprattutto la provincia di Trento e quella di Bolzano. Per i trentini porterà un aumento del 25% della Rc auto”. Ma il viceministro Garavaglia liquida il caso dicendo: “Una norma mai vista, nè condivisa. Quindi, il problema non esiste”.

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