Battuta di Grillo sugli autistici. Renzi: “Fai schifo”. Lo sdegno delle famiglie
di ANDREA BONZI
Roma, 22 ottobre 2018 E’ bufera su Beppe Grillo. Durante la manifestazione Italia 5 Stelle, il comico fondatore del Movimento ha schernito i politici e i ‘filosofi che vanno in televisione’ dicendo che ‘siamo pieni di autistici’. E poi ha rincarato la dose, citando “quelli con la sindrome di Asperger che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e magari fanno esempi che non c’entrano un c… con quello che stanno dicendo, hanno quel tono sempre uguale”. Parole che, comprensibilmente, hanno ferito le famiglie con persone che hanno la sindrome di disturbo dello spettro dell’autismo.
LE FAMIGLIE INDIGNATE – La pagina Facebook di ‘Per noi autistici’, il blog creato dal giornalista Gianluca Nicoletti (che ha un figlio con autismo) è letteralmente esplosa per i commenti di sdegno e critica verso la battuta di Grillo, reo di aver banalizzato e ironizzato su una malattia seria. “Caro Beppe Grillo, tanti mi stanno scrivendo incazzati per quello che hai detto al Circo Massimo – scrive lo stesso Nicoletti – ma hanno paura di dirtelo apertamente, non conviene farsi nemici dalla parte di quelli che stanno sul carro del vincitore. Te lo dico io che nulla ho da perdere e faccio parte di quei ‘malati’ cui accennavi nella tua orazione. Non e’ bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno”.
Ogni genitore con un figlio colpito da autismo (che, peraltro, non è una malattia come invece l’ha definita Grillo sul palco, ma una sindrome), continua Nicoletti, “deve ogni istante combattere perchè il figlio non sia discriminato e non debba subire lo scherno di chi non capisce che proprio quel suo ‘non capire’ non è dovuto a cattiveria ma a un suo modo d’essere, al suo ‘cervello diverso’. Suscitare la risata della folla su quello che per un Asperger è sintomo della sua diversità è ingeneroso, soprattutto da parte di chi dovrebbe ben conoscere cosa sia l’autismo”. “Qui non è questione di essere grillini o antigrillini – chiude il giornalista, per sgombrare i dubbi da qualsiasi strumentalizzazione politica – è questione di civiltà. Poi fai come vuoi, ognuno fa come vuole, ormai”.
Beppe Grillo al raduno del M5Stelle ha attaccato Mattarella, Macron, l’opposizione. E tutti hanno reagito, giustamente. Ma poi ha fatto peggio: ha preso in giro chi soffre di autismo. Insultare un bambino autistico è peggio di insultare un Presidente. Beppe Grillo, fai schifo.
OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO – Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Bordate da vari esponenti di Pd, FI e Leu. Poi è arrivato il commento di Matteo Renzi, contenuto nella sua enews. “I 5Stelle hanno chiuso il proprio evento al Circo Massimo con gli insulti di Grillo al Capo dello Stato italiano, al Capo dello Stato francese, all’opposizione. E il noto pregiudicato genovese, non pago, ha pensato bene di insultare anche le persone che soffrono per l’autismo. Chi ha un figlio con disturbi allo spettro autistico combatte ogni giorno perché il suo bambino non venga discriminato. Che vergogna vedere il primo partito italiano che chiude la propria festa annuale con parole di scherno verso queste famiglie”. “Insultare un bambino autistico è peggio di insultare un Presidente. Beppe Grillo, fai schifo“, ha scritto Renzi su Twitter.
LE SCUSE DEL COMICO – Intanto, nel blog di Grillo – a commento del video con il suo discorso di chiusura di ieri – è apparso il post con scritto ‘Mai prendersi troppo sul serio, senza ironia non c’è umanità’. Una sorta di giustificazione-scusa per lo sbeffeggio in particolare a Mattarella: parole che potrebbe causare più di un grattacapo al vicepremier Di Maio.
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