Manovra, la guida. Dalle pensioni agli sgravi alle sanatorie

di CLAUDIA MARIN

Roma, 24 ottobre 2018 – Ecco le misure nella prima bozza della legge di Bilancio. Ci sono i fondi per reddito di cittadinanza e pensioni, ma nel testo nessun dettaglio. Le novità: più tasse sui giochi, aumento delle accise delle sigarette e per le partite Iva scatterà un’altra aliquota al 20% fino a 100mila euro.

Dopo la bocciatura dell’Unione europea il nuovo Documento programmatico di bilancio dovrà essere redatto e inviato a Bruxelles entro tre settimane.

Perché l’Ue ha bocciato la manovra

FLAT TAX PER GLI AUTONOMI

Secondo scaglione dal 2020

Il capitolo fiscale della manovra si basa, per le imprese, i lavoratori autonomi e i professionisti, sulla flat tax e sull’Ires scontata. La soluzione adottata prevede di garantire la flat tax al 15% (che assorbe Iva, Irpef e Irap) a tutti i redditi sotto i 65mila euro contro gli attuali tetti di 30mila e 50mila euro.
DAL 2020, però, scatterà una seconda aliquota forfettaria del 20% per i redditi tra 65mila e 100mila euro di artigiani e professionisti. La tassa sulle imprese scende, invece, dal 24% al 15% per quelle che reinvestono gli utili in macchinari e attrezzature, in ricerca e sviluppo o in nuove assunzioni stabili.

 

AZZARDO E TABACCHI

Stretta su giochi e sigarette

Tasse sui giochi più care. L’aumento scatta dal primo gennaio 2019 e stabilisce che «le misure del prelievo erariale unico sugli apparecchi sono incrementate dello 0,50». I giochi erano già stati fonte di copertura per il decreto dignità che aveva fissato il prelievo sulle slot al 19,25% e quello delle videolotteries al 6,25% a partire dal primo settembre, stabilendo un ulteriore aumento dal primo maggio 2019.
Per i tabacchi si prevede un’accisa in aumento a 30 euro al chilo per i sigari, a 125 euro al chilo per i tabacchi trinciati e a 180 euro al chilo per le sigarette.

 

REDDITO DI CITTADINANZA

Finché non parte c’è il Rei

Per il reddito e le pensioni di cittadinanza verrà istituito un fondo di 9 miliardi di euro a decorrere dal 2019. La norma, però, non contiene altri dettagli sull’attuazione delle misure: si provvederà con un disegno di legge o con un decreto legge ad hoc.

Nel fondo affluiranno le risorse previste per il Reddito d’inclusione che resterà attivo fino all’avvio della nuova misura, che partirà da un livello di 780 euro mensili che potranno salire se si hanno figli o parenti a carico. Da definire, tutta la partita relativa alla riforma dei centri per l’impiego.

 

VIA LIBERA A QUOTA 100

Resta il nodo pensioni d’oro

Per lo stop alla legge Formero, l’introduzione della «quota 100» e «misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani» è previsto un fondo di 6,7 miliardi di euro che salirà a 7 miliardi di euro a decorrere dal 2020. Nella bozza della legge di Bilancio, però, manca l’articolo relativo alle pensioni. SE SULLA possibilità di uscire a 62 anni con 38 anni di contributi c’è accordo, è tutto da scrivere il capitolo relativo al taglio delle pensioni d’oro. Come sono da scrivere le altre soluzioni ipotizzate per riscatto della laurea e contributi volontari per coprire i buchi contributivi.

 

IMPRESE, INCENTIVI CANCELLATI

Colpo di spugna sull’Ace

La manovra giallo-verde ha cancellato con un colpo di spugna due agevolazioni fiscali che aiutavano la crescita delle imprese e alleggerivano il carico delle tasse. Da gennaio prossimo, dopo otto anni di onorato servizio, non ci sarà più l’Ace, l’Aiuto alla crescita economica introdotta nel 2011 per contribuire al rafforzamento patrimoniale delle imprese e, quindi, dell’intero sistema produttivo italiano. Stop anche all’Iri, l’imposta sul reddito imprenditoriale, introdotta con la finanziaria del 2017 ma di fatto mai entrata in vigore. Vengono ridotti o addirittura cancellati gli incentivi per Industria 4.0 e il credito di imposta per ricerca e sviluppo.

 

NUOVI ASSUNTI

Sud, sgravi agli under 35

Una cedolare secca al 21% sull’affitto degli immobili a uso commerciale, per i contratti stipulati nel 2019. L’aliquota è applicabile ai contratti firmati nel 2019 purché al 15 ottobre 2018 non risultasse già in essere «un contratto non scaduto tra i medesimi soggetti e per il medesimo immobile». SUL VERSANTE lavoro, la decontribuzione al 100% per l’assunzione stabile degli under 35 e dei disoccupati da almeno sei mesi viene prorogata al Sud per due anni: 2019 e 2020. Lo sgravio di 8.060 euro annui è «cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento».

 

IL DECRETO FISCALE

Otto sanatorie e un condono

Otto sanatorie e un condono: è la dote del decreto fiscale firmato ieri dal Presidente della Repubblica e collegato, per i saldi, alla legge di Bilancio. Il condono, nella nuova versione, riguarda gli importi celati al fisco negli ultimi cinque anni. La sanatoria è possibile solo per chi ha già presentato una dichiarazione, e potrà aumentare il valore del reddito al massimo del 30%, con un tetto di 100mila euro l’anno. Su questi redditi emersi si paga una tassa del 20%. CONFERMATI la rottamazione ter, il saldo e stralcio sulle mini cartelle fino a 1.000 euro e la regolarizzazione delle liti pendenti.

 

DIPENDENTI PUBBLICI

Risorse per le assunzioni

Con una dotazione finanziaria di oltre 800 milioni di euro in tre anni, le amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici non economici potranno assumere nel 2019 personale a tempo indeterminato «nel limite di una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente». IN PRIMA fila l’assunzione di nuovo personale nelle forze di polizia, vigili del fuoco, medici specializzandi, ricercatori, magistrati. Tre miliardi per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici (coperto solo per metà).

 

FAMIGLIE: SANITA’

Interveti sulle liste d’attesa

Per l’attivazione d’interventi volti a ridurre i tempi d’attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2019-2021. Dunque, il capitolo sanità non conterrà tagli di ticket o aumenti di franchigie, ma solo un modesto intervento sulle liste d’attesa. È prorogata, invece, la riduzione del canone Rai a 90 euro per gli anni successivi al 2018. Confermata anche l’esenzione dal pagamento del canone per gli anziani over 75 con una soglia di reddito fino agli 8mila euro.

 

INTERVENTI PRO NATALITA’

Un fondo di 100 milioni

La bozza della legge di Bilancio contiene anche il finanziamento di 100 milioni per le politiche per la famiglia. Ma come nel caso delle pensioni e del reddito di cittadinanza si tratta solo di una dotazione finanziaria, mentre le misure concrete a favore delle famiglie dovranno essere definite successivamente. In primo piano interventi a sostegno della natalità, secondo le indicazioni del ministro Fontana. Sempre per le famiglie è prevista anche la proroga del bonus casa per le ristrutturazioni edilizie e per gli interventi contro lo spreco energetico.

QN.NET

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