Maltempo, i morti salgono a 11. Tregua e poi nuova ondata

Roma, 30 ottobre 2018 – Sale ancora il bilancio delle vittime. Sono 11 le persone morte nell’ondata di maltempo che ha investito mezza Italia con temporali e piogge torrenziali, venti oltre i 100 chilometri orari e mareggiate con onde anche di sette metri. E in gran parte del Nord è ancora emergenza: le situazioni più critiche si registrano in Liguria, dove il governatore Toti ha firmato la richiesta di stato di emergenza, e in Trentino Alto Adige. Proprio per la provincia di Trento e per buona parte del Veneto la protezione civile ha emesso una nuova allerta meteo rossa per rischio idrogeologico. Bollino arancione invece su Liguria centrale e settore occidentale del Veneto, gialla su Calabria, Sicilia, Umbria orientale, Abruzzo occidentale, sui bacini centrali e occidentali dell’Emilia-Romagna, sul Friuli Venezia Giulia, su Bolzano, Lombardia, ampi settori del Piemonte, sulla Valle d’Aosta e sui settori occidentali ed orientali della Liguria.

LE VITTIME – Si continuano a contare i morti: ai sette di ieri – ultimo un vigile del fuoco volontario deceduto durante il taglio di un albero pericolante in provincia di Bolzano – si aggiungono altre quattro vittime. L’ultima accertata è Ennio Piccoli, di Falcade (Belluno), disperso da stamani dopo che la sua auto era stata trovata nei pressi del torrente Biois.

I soccorritori hanno recuperato anche il corpo di una donna morta rimasta intrappolata nella sua abitazione per l’imponente colata di fango e sassi in Val di Sole e quello di un kitesurfista di 63 anni, scagliato sulla scogliera di Cattolica dalle fortissime raffiche di vento (VIDEO). Un altro corpo senza vita è stato trovato questa mattina nel lago di Levico, in Trentino.

Si tratta di un pescatore che ieri pomeriggio aveva fatto un sopralluogo per verificare le condizioni della sua barca ormeggiata. Inoltre nella provincia di Napoli (a Bacoli) è stato rinvenuto un cadavere ma non sono ancora certe le cause della morte.

I DISPERSI – Si cerca ancora l’uomo disperso in mare da domenica a Catanzaro, oltre a un disperso in Veneto, la cui auto è stata trovata parcheggiata nei pressi di un corso d’acqua, in provincia di Belluno.

SCUOLE CHIUSE – In molte città le scuole oggi sono rimaste chiuse: tra le altre Roma, Napoli, Genova, La Spezia, L’Aquila. In Veneto, cancelli ancora chiusi domani in provincia di Belluno e nei Comuni del Veneziano che si trovano lungo l’asse del fiume Piave.

Polesine, spaventa la piena dell’Adige

LIGURIA IN GINOCCHIO – A Genova l’aeroporto è stato chiuso dopo che il mare in tempesta ha portato detriti sulla pista, rendendola impraticabile. Cancellati tutti i voli e lo scalo resterà chiuso fino alle 16 per consentire le verifiche tecniche e gli interventi sugli impianti. “E’ stata sicuramente una delle notti più difficili che la Liguria abbia vissuto negli ultimi anni”, ha riferito il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti. Toti ha spiegato che domani sarà formalizzata la richiesta dello stato di calamità naturale già concordata con il governo.

Maltempo, Portofino isolata (Dire)

PORTO DEVASTATO A RAPALLO – Grossi danni anche al porto di Rapallo, dove ha ceduto parte della diga: 21 persone che erano rimaste bloccate sui muraglioni – alcune delle quali in ipotermia – sono state salvate dopo ore dai vigili del fuoco mentre centinaia di super yacht, tra cui quello di Pier Silvio Berlusconi, hanno rotto gli ormeggi e spinti dal mare e dal vento si sono schiantati contro la costa.

PORTOFINO ISOLATA – La mareggiata che ha investito con forza devastante il Golfo del Tigullio ha pesantemente danneggiato anche la strada provinciale per Portofino. La perla turistica del Tigullio è isolata. Il comune ha impedito il transito anche ai pedoni. “La Strada Provinciale 227 per Portofino non esiste più. Il borgo è isolato. Si raggiunge solo dal mare se le condizioni meteo lo permettono. La violenza delle onde si è abbattuta con incredibile forza sulla panoramica che collega Santa Margherita Ligure con Portofino”, ha detto il sindaco Matteo Viacava. Tra le famiglie isolate anche quella di Berlusconi jr. Rimasta senza collegamenti anche Corniglia, nelle Cinque Terre, per la chiusura delle due strade provinciali. Danni ingenti a Monterosso (VIDEO), dove ieri notte il mare è entrato in un parcheggio e ha provocato il cedimento di una tubazione del gas. Spiagge chiuse a Levanto.

Non appena le condizioni atmosferiche lo hanno permesso, intorno all’ora di pranzo, Pier Silvio Berlusconi (con la compagna Silvia Toffanin, i due figli e il personale di servizio) hanno raggiunto a piedi il porticciolo di Portofino, dove la Guarda Costiera aveva organizzato per tutte le persone rimaste isolate un ‘servizio navetta’ via mare con traghetto per Santa Margherita Ligure. Il figlio del Cav si trova a Santa Margherita Ligure dove troveranno alloggio i suoi familiari per questi giorni in attesa che la situazione torni alla normalità e venga ripristinata la viabilità della ‘panoramica’.

SAVONA, INCENDIO IN PORTO – A Savona è stato domato solo questa mattina il grave incendio scoppiato nella notte al terminal auto del porto. Il rogo ha coinvolto oltre 150 auto. Secondo una prima ricostruzione a causare il rogo sarebbe stata la mareggiata, la cui violenza avrebbe fatto esplodere le batterie delle vetture.

ALTO ADIGE – A Dimaro, in val di Sole, il torrente Melendrio è esondato: 200 persone sono state evacuate in via precauzionale. Una tromba d’aria ha scoperchiato alcune case in Valsugana mentre diverse abitazioni sono state evacuate a Moena, Mattarello e Tezze di Grigno. Il livello dell’Adige è sotto controllo grazie alla decisione di aprire una galleria che ha consentito di far defluire verso il lago di Garda oltre 500 metri cubi di acqua al secondo. Allagamenti in val Pusteria, dove la Drava e il rio Sesto sono usciti dagli argini allagando San Candido e Sesto, e all’imbocco della Valgardena, a Chiusa, dove è attesa la piena dell’Isarco.

LOMBARDIA – In Lombardia, alcuni paesi della Valtellina tra cui Santa Caterina in Valfurva risultano isolati. A Ceto (Brescia), in alta Valle Camonica, un torrente è esondato e l’acqua ha invaso i binari con lo stop alla circolazione ferroviaria sulla linea Breno-Edolo. Ad Arigna e Buglio in Monte, 800 persone attendono la riapertura dell’unica via che consente di raggiungere il fondovalle. Al passo dello Stelvio 180 persone sono rimaste isolate per le fitte nevicate che hanno bloccato il valico alpino. Il lago di Como verso l’esondazione. Dopo le ultime, forti piogge, che hanno fatto impennare il livello del Lario, passato nel giro di poche ore dai minimi stagionali per la siccità al rischio di una nuova esondazione, il lago torna a lambire la città. In serata il livello era di 98 centimetri sopra lo zero idrometrico: l’esondazione in piazza Cavour a Como si registra sopra i 110 centimetri, ma già nel pomeriggio, una delle corsie è stata invasa dall’acqua, salita dagli scarichi dei tombini.

VENETO – In Veneto l’allerta resta alta: i fiumi Adige e Piave sono in piena. Il sindaco di Breda di Piave, nel Trevigiano, ha invitato la popolazione rivierasca delle località Saletto e San Bartolomeo a salire sui piani alti delle proprie abitazioni. Mobilitato il Genio militare per il Bellunese.

DANNI NELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA – L’acqua della laguna ha allagato ieri anche il corpo principale della Basilica di San Marco a Venezia bagnando qualche decina di metri quadri del millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all’altare della Madonna Nicopeia e inondando completamente il Battistero e la Cappella Zen. L’acqua ha raggiunto i 90 centimetri sopra il pavimento mosaicato del Nartece, bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. Lo rende noto oggi il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin.

Anche due arazzi di Mirò da un milione di euro a a Palazzo Zaguri sono finiti letteralmente inzuppati. Un danno idraulico alle toilette di palazzo Zaguri causato dall’eccezionale acqua alta di Venezia ha allagato il secondo piano della mostra “Da Kandisky a Botero, tutti in un filo”. I due capolavori di Mirò negli imballi erano stati lasciati appoggiati sul piano. Le due opere sono state subito spedite in via precauzionale all’arazzeria Scassa (Asti) per riparare l’eventuale danno (ancora da verificare) e per compiere dei lavaggi in grado di ripulire gli arazzi dall’acqua salata che potrebbero intaccare i colori.

ROMA – La pioggia continua a imperversare su Roma che, con le scuole ancora chiuse, fa la conta dei danni. “Dopo la bufera di vento, secondo il bollettino meteo della protezione civile regionale ora dobbiamo prepararci a piogge intense – scrive su Facebook la sindaca Virginia Raggi -. Sono al lavoro tutte le nostre squadre per rimuovere alberi caduti e nuovi detriti che rischiano di intasare i tombini che abbiamo già pulito in questi giorni”.

QN.NET

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