Maltempo, protezione civile: “In Veneto situazione apocalittica”. In Friuli colpita anche la seconda foresta degli Stradivari
“La situazione è pesante, apocalittica, strade devastate, tralicci piegati come fuscelli”. Lo ha detto a Belluno il direttore del Dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli all’incontro con il presidente del Veneto Luca Zaia, al termine del sopralluogo sulle zone colpite dal maltempo.”Dobbiamo partire subito perché se dobbiamo attendere la conta dei danni ci attiveremo almeno tra due mesi. Abbiamo una sofferenza in tutta Italia, ma in questo territorio è molto più pesante”.
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Un quadro allarmante in Veneto. “Abbiamo registrato venti fino a 180 km orari nelle valli e dunque la devastazione è stata simile a quella della Liguria. Chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza per le prime risorse – ha aggiunto Borrelli -. Poi normative ed ordinanze per la gestione dei detriti e gestione delle procedure di appalto per i lavori di ripristino. Dopo agosto il coordinamento nazionale della protezione Civile si è riunito per modificare il codice degli appalti. Avevamo auspicato delle norme da impiegare nell’ emergenza”.
Emergenza anche al Sud, danni in Sicilia
Situazione drammatica anche al sud, in Sicilia dove i siti archeologici di Agrigento sono chiusi per allerta meteo e la linea ferroviaria Palermo Agrigento ferma fino alle 17 per ora per consentire il ripristino della massicciata erosa dalla pioggia. Strade completamente invase dal fango e trasformate in fiumi, smottamenti e allagamenti è la situazione a Petralia Soprana, in provincia di Palermo, dove ieri a causa del maltempo il fiume Salso è straripato nei pressi della frazione Raffo. Stamani la pioggia è tornata a cadere nel Comune delle Madonie. “I danni sono ingenti e le difficoltà altrettanto” dice il sindaco Pietro Macaluso che per oggi ha firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a seguito dell’allarme rosso lanciato ieri dalla Protezione civile. A causa del maltempo e dei violenti temporali, infatti, il primo cittadino ha deciso di lasciare a casa gli studenti e di consigliare a tutti i cittadini di non uscire di casa.
Maltempo anche la prossima settimana
Le previsioni parlano di nuova pioggia e nubifragi anche per la prosima settimana con un calo netto delle temperature: maltempo diffuso sulla Sicilia, con rovesci, temporali localmente forti e rischio di nubifragi. Dal pomeriggio nuovo sensibile peggioramento in Sardegna. Temperature massime in leggero aumento al Centro-Nord: punte massime fino a 23-24 gradi al Sud. Allerta rossa della Protezione civile in Sicilia (nord-occidentale e isole Egadi e Ustica, sud-occidentale e isola di Pantelleria, centro-meridionale e isole Pelagie) per rischio idraulico e idrogeologico. Allerta arancione nel Lazio e su settori di Emilia Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia.
Distrutti 14 milioni di alberi
E mentre il maltempo non da tregua con previsione di pioggia intensa e nubrifagi, si fa la conta dei danni nei boschi. Quattordici milioni di alberi distrutti dal maltempo, e dopo quella in Val di Fiemme, in Trentino Alto Adige, anche la seconda foresta per importanza per la presenza di abeti rossi dai quali si ricava il legno per realizzare gli Stradivari, ha subito gravissimi danni. Si tratta della Val Saisera, una foresta in frazione di Valbruna Malborghetto che si trova nella zona di Tarvisio (Udine) in alto Friuli, vicina al confine con l’Austria.
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“Il danno al patrimonio naturale è pesante con ferite che non si rimargineranno subito. Dopo quella di Stradivari è andata abbattuta anche un’altra foresta dei violini: la foresta della Val Saisera la seconda foresta dei violini colpita. Era l’estremo baluardo difensivo dell’Impero asburgico. La foresta degli abeti rossi che hanno dato vita a violini oggi famosi nel mondo. Le valli delle Dolomiti friulane zona Unesco sono inaccessibili per le frane. Siamo dinanzi ad un danno di cui non abbiamo ancora coscienza. Ho visto interi versanti con schianto di alberi e penso all’inevitabile dissesto che ne seguirà. Il bosco del Pradut è praticamente al suolo. Inaccessibile anche il mitico campanile di Val Cimoliana”.
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Così Franco Polo, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche Aigae del Friuli Venezia Giulia che parla di intere valli isolate, “come la val Cellina,Val Vajont, Val Degano , l’alta Val Tagliamento, la zona di Sauris e dal Friuli la località turistica di Sappada per non parlare delle diverse frazioni isolate in un territorio di 300 km quadrati”.
Coldiretti: un secolo per tornare alla normalità
A conferma arrivano i dati della Coldiretti e Federforeste che parlano di 14 milioni di alberi abbattutti dal maltempo, compromettendo l’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica. Dalle stime di Coldiretti e Federforeste emerge che a essere abbattuti sono stati soprattutto faggi e abeti bianchi e rossi nei boschi del Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli, dove ci vorrà almeno un secolo per tornare alla normalità.
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