Decreto sicurezza, il governo mette la fiducia. Test per la tenuta della maggioranza Lega-M5S
Il governo porrà la questione di fiducia al dl sicurezza e immigrazione (ecco cosa prevede), che è all’esame dell’aula del Senato a partire da oggi (qui i punti controversi del provvedimento). Lo riferiscono fonti governative leghiste. Una mossa che era nell’aria, e che evidenzia un punto di rilevante fragilità nell’alleanza tra Lega e M5S. I numeri in Parlamento, dopo le proteste dei dissidenti del M5S (ecco chi sono) in particolare sul decreto sicurezza, potrebbero anche mettere in crisi la maggioranza. Sul dl sicurezza, assai caro a Matteo Salvini e alla lega, in caso di una rilevante defezione dei parlamentari M5S, potrebbe arrivare il soccorso di Forza Italia, ma tale eventualità rischierebbe di aprire una crisi di governo. Intanto Salvini, che si trova in viaggio per il Ghana, ha fatto sapere che dovrebbe essere in aula domani (6 novembre) per il probabile via libera definitivo.
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«Emendamenti De Falco contro decreto sicurezza? Si assumerà le sue responsabilità. Se non si ritrova, sono certo che si dimetterà e tornerà a fare il suo lavoro». Così, su Radio Capital, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Buffagni.
Parole molto dure, che arrivano dopo che l’ufficiale in congedo della Guardia Costiera Gregorio De Falco, diventato famoso nella notte del naufragio della Concordia, ha ribadito a più riprese che voterà contro il decreto sicurezza (qui l’intervista).
«La replica non esiste. Ho sempre assunto su di me le responsabilità del mio ruolo in ogni momento, e le responsabilità del mio ruolo non le decide Buffagni», ribatte il senatore del M5S Gregorio De Falco. Poi l’affondo: «Questa è gente che parla senza sapere di che cosa sta parlando, con una superficialità che è essa stessa criminale».
«Io ho dato fiducia al nostro governo non presentando gli emendamenti. Adesso seguirò la discussione, studierò quelli proposti e se sarò d’accordo li voterò. Minacce di espulsione dal M5S se non si vota la fiducia? Mi sembra un segnale di debolezza. I grandi imperi sono finiti quando si sono costruiti i grandi muri», commenta la senatrice «dissidente» del M5S Elena Fattori.
CORRIERE.IT
This entry was posted on lunedì, Novembre 5th, 2018 at 12:41 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.