Agenzia spaziale italiana, il governo revoca l’incarico al presidente
Roma, 6 novembre 2018 – Il governo revoca l’incarico al presidente dell’Agenzia spaziale italiana con effetto immediato. E’ stato lo stesso presidente Roberto Battiston ad annunciarlo in un tweet, spiegando di aver ricevuto “a sorpresa” la comunicazione dal ministro della Ricerca Marco Bussetti. “È il primo spoil system di un ente di ricerca”, scrive Battiston che ringrazia “le migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano”.
LE CRITICITA’ SECONDO IL MIUR – Alla base della decisione – riferiscono le agenzie di stampa – ci sarebbe una verifica formale relativa alle modalità in cui è avvenuta la nomina. A quanto si apprende, il cambio al vertice dell’Agenzia spaziale italiana è stato deciso all’esito di un’attenta verifica sull’attività svolta dall’ASI negli ultimi mesi e in attuazione di vigenti norme di legge. Fonti Miur fanno notare che la nomina di Battiston era stata firmata dal ministro Fedeli lo scorso 7 maggio, con un governo che aveva perso la fiducia degli italiani alle elezioni del 4 marzo e agiva in ordinaria amministrazione.
La nomina, peraltro, sempe secondo fonti Miur, non è mai stata sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato Interministeriale per le politiche relative all`aerospazio istituito con la legge 7 del 2018, che è entrata in vigore nelle prime settimane di quest’anno. Altro capitolo messo sotto i riflettori dal Miur è quello dei compensi percepiti dai vertici di ASI e di altri Enti pubblici di ricerca.
MA E’ POLEMICA NEL GOVERNO – Anche il viceministro alla Ricerca Lorenzo Fioramonti (M5S) ha appreso dai social la notizia della revoca. E così attacca via Twitter: “Ho appreso anche io questa notizia dai social network stamattina. Non sarebbe male – scrive – se decisioni che attengono allo sviluppo ed alla leadership del sistema di ricerca in Italia si condividessero anche con il Vice Ministro, visto che si è occupato di ricerca scientifica per anni”.
LA NOMINA – Battiston, già fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, era al secondo mandato: nominato nel maggio 2014 dal ministro Stefania Giannini aveva avuto il rinnovo dell’incarico per il quadriennio 2018-2022.
LA CARRIERA – Nato a Trento nel 1956, sposato con quattro figli, Battiston è ordinario di fisica sperimentale all’università di Trento, presidente della Commissione II dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) per la Fisica Astroparticellare, ed è membro del Tifpa (Trento Institute for Fundamental Phisycs and Application), il nuovo Centro Nazionale dell’Infn. Dopo la laurea in Fisica alla Scuola Normale di Pisa, si è perfezionato in Francia, all‘Ecole Normale Superieure, e nel 1982 ha conseguito il dottorato presso l’Università di Parigi IX, Orsay. Nel 1993 è diventato ordinario di fisica generale nell’università di Perugia. Da oltre 20 anni è attivo nel settore spaziale, in particolare nella ricerca sui raggi cosmici e nel 1994, con il Nobel Samuel C.C. Ting ha proposto la realizzazione dell’esperimento Ams, il “cacciatore di antimateria” installato dal 2011 all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale.
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