Tav, oggi summit Italia-Francia: Toninelli vuole tempo per decidere | Ma Parigi non vuole più aspettare

In mattinata a Bruxelles il ministro delle Infrastrutture Toninelli incontrerà la sua omologa francese Elisabeth Borne. Sul tavolo il tema della Tav, l’Italia potrebbe chiedere tempo sulla partenza dei bandi per terminare l’analisi costi-benefici ma Parigi potrebbe rispondere con un secco “no”. Intanto Salvini fa sapere di essere favorevole alla conclusione dei lavori. E il sindaco Appendino, dopo la manifestazione pro-Tav di sabato, si dice pronta ad aprire il confronto.

La Francia non vuole più aspettare – Potrebbe essere il momento della verità per la Tav. A settembre dovevano partire i bandi per assegnare 5 miliardi di euro di lavori per la prosecuzione della Torino-Lione ma il ministro Toninelli aveva chiesto un rinvio. Richiesta accettata dalla Francia perché l’Italia stava affrontando l’emergenza del ponte Morandi. Ma nell’incontro odierno tra il ministro italiano e la sua omologa francese, Elisabeth Borne, potrebbe arrivare un’ulteriore richiesta di slittamento. Tempo che sarebbe utilizzato dall’Italia per terminare la relazione costi-benefici della Tav. Parigi, però, potrebbe anche rispondere di no visto che un’ulteriore slittamento dei bandi potrebbe compromettere il cronoprogramma dei lavori e fare quindi anche saltare i finanziamenti europei. Uno stop alla Tav non sarebbe indolore perché la Francia, che attualmente ha già speso più soldi per i tunnel esplorativi, potrebbe chiedere un risarcimento o almeno i soldi per il ripristino delle montagne già scavate.

Salvini preme sui 5s: “Tutte le grandi opere si faranno” – “Tutte le opere si faranno. Il Mose, il Tap, il Terzo valico, la Pedemontana… Si va avanti. Punto”. Lo dice Matteo Salvini facendo salire la tensione col M5s. Il vicepremier leghista è molto netto anche sulla Tav: “Penso che alla fine si farà, in linea di principio sono per finire un lavoro che si è incominciato”. Salvini dice che sulla Torino-Lione c’è un’analisi costi-benefici in corso ma il suo “collega” Di Maio non è dello stesso avviso: “L’analisi è su tutte le opere”.

Appendino: “Pronta a incontrare movimento ‘Sì Tav'” – I 30mila di sabato hanno lasciato il segno a Torino. Tant’è vero che il sindaco Appendino si è detta pronta a incontrare il movimento “Sì Tav”. Lei è da sempre contraria all’opera e nonostante i consiglieri comunali dei 5s non vogliano aprire nessun tipo di dialogo, il sindaco sa che deve invece sentire anche le altre voci. “Ho il dovere di collaborare anche con chi non la pensa come me”, ripete spesso ai suoi collaboratori.

TGCOM

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