Le carte di credito ai migranti di cui l’Onu non vuole che si parli
“Qualche giorno fa in un dibattito televisivo il nostro parlamentare Carlo Fidanza ha chiesto conto alla responsabile italiana dell’Unhcr, l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni unite, di una cosa che è stata scritta sui giornali nelle ultime settimane. Cioè che la polizia croata alla frontiera avrebbe trovato dei richiedenti asilo in possesso di una carta di credito che ha il logo della Mastercard, che ha il logo dell’Unhcr. E da una serie di approfondimenti parrebbe finanziata dalla fondazione di George Soros, cioè del famoso finanziere internazionale che fa di tutto per favorire l’immigrazione incontrollata” .
E tutto questo dopo le ultime inchieste che hanno svelato tutte le fasi preparatorie messe in atto dalle Ong per ingannare gli agenti di frontiera, favorendo di fatto l’immigrazione senza controllo.
“La referente italiana dell’Unhcr Carlotta Sami in questo dibattito non riesce a rispondere alle richieste di Carlo Fidanza di avere dei chiarimenti sulle ragioni per le quali le Nazioni Unite dovrebbero distribuire ai richiedenti asilo, in molti casi immigrati clandestini, delle carte di credito con il logo delle Nazioni Unite e finanziate verosimilmente dalla fondazione del famoso speculatore internazionale George Soros” .
Così la Meloni svela la richiesta di censura da parte delle Nazioni Unite: “L’Unhcr, a seguito di questo dibattito televisivo, scrive al presidente della Camera Roberto Fico. E scrive non per dare risposte su quello che un parlamentare della Repubblica ha chiesto alle Nazioni Unite. E di che tipo di accordi le Nazioni Unite fanno in tema di immigrazione. No. L’Unhcr scrive al presidente della Camera chiedendo di aiutare il mondo politico a moderare il linguaggio per non creare spazio per abusi e violenze. Dunque l’Unhcr scrive al presidente della Camera invocando la censura di un parlamentare che chiede di avere delle risposte”. Ma, ricorda la Meloni, “c’è ancora la democrazia”.
IL GIORNALE