Spread tocca quota 335. Borsa Italiana in rosso
Milano, 20 novembre 2018 – Italia ancora sotto pressione sui mercati finanziari. Dopo aver toccato quota 322 ieri (mai così male dal 2012), lo spread ha aperto questa mattina a 335 punti base. Quindi il differenziale tra Btp e Bund ritraccia poco sotto i 330 intorno alle 11, con il tasso del decennale italiano vicino al 3,7% sul mercato secondario. Soffre anche Borsa Italiana, così come le altre piazze europee. A Milano l’Ftse Mib cede circa l’1%, in recupero rispetto all’apertura.
SALVINI: “SPREAD SCENDERÀ” – “Lo spread scenderà e sono convinto che scenderà, a meno che non ci sia qualcuno che gioca alla speculazione per danneggiare l’Italia. Ma questo come governo non lo permetteremo”. Così ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini in merito al rialzo del differenziale.
I NODI – Su spread e Piazza Affari pesa la decisione dell’Unione europea sulla manovra, attesa per domani. Fonti di Bruxelles hanno riferito ieri che la Commissione sarebbe pronta a una nuova bocciatura, segnando così un ulteriore passo verso la procedura d’infrazione. Uno spettro che non sembra spaventare più di tanto il governo che ha ribadito in più occasioni di non voler apportare al testo le modifiche che la Ue richiede. E nuovi dubbi sulla manovra sono stati sollevati stamani anche dal presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno. “L’aggiornamento non migliora la situazione in termini di costi del finanziamento del debito – ha detto parlando al Parlamento Ue -, lo vediamo sui mercati oggi giorno, che significa che non ha dissolto le preoccupazioni sulla strategia di bilancio dell’Italia”.
Non ha giovato al giudizio dei mercati sul nostro Paese il debutto sottotono della quattordicesima emissione del BTp Italia. Alla chiusura della prima giornata di collocamento, dedicata agli investitori retail, la raccolta si è fermata poco oltre 481 milioni di euro. Lo scorso maggio la prima giornata si chiuse con una raccolta di 2,3 miliardi, mentre sempre con riferimento alla prima giornata delle più recenti emissioni, la dodicesima chiuse a 2,2 miliardi, l’undicesima a 1,6 miliardi e la decima a 1,2 miliardi. Spread e Borsa risentono anche della difficile seduta di ieri a Wall Street, con il Dow Jones che ha chiuso ieri a -1,56%.
L’ABI – Sempre di ieri, il forte richiamo dell’Abi sullo spread. Un differenziale “a 300 punti non è coerente con i fondamentali dell’economia”, l’allarme dell’associazione dei bancari. Che ne ha invocato la riduzione, altrimenti “si avrà un impatto sul patrimonio delle banche, un aumento del costo della raccolta e quindi dei finanziamenti a famiglie e imprese oltre a una loro riduzione” che fino a ora non si è “ancora verificata” grazie anche alle misure Bce. Secondo l’Abi 100 punti di spread si erodono, in media, 35 punti base del patrimonio delle banche.
QN.NET