Manovra, Salvini: disposti a confronto. Conte: colpa del passato governo

 

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Per quanto attesa, la bocciatura di Bruxelles alla nostra manovra per «non rispetto particolarmente grave» delle regole di bilancio Ue scuote non poco la scena politica italiana.

E porta all’ennesimo vertice di Governo a Montecitorio – tuttora in corso – tra il premier Giuseppe Conte ed i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. A caldo, a dettare la linea della maggioranza è Salvini. Che prima gioca d’anticipo con un’apertura al confronto («Ho sempre detto che, fatti salvi i principi guida su pensioni, reddito, lavoro, partite Iva, se si vuole mettere in manovra di più sugli investimenti io sono disponibile a ragionare con tutti»), poi ironizza sulla lettera di messa in mora: «Aspettavo anche quella di Babbo Natale».

Salvini: disponibile a confrontarmi con Juncker, Moscovici o chiunque
Salvini da un lato conferma la “modalità dialogo” tra Roma e Bruxelles, promettendo una discussione educata «come sempre abbiamo sempre fatto». Dall’altro rilancia la linea dura degli ultimi mesi, con un «vado avanti» senza molti spiragli. Perché «se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto».

Il debito – ricorda – «è aumentato di 300 miliardi di euro in 5 anni in base a manovre a cui qualcuno batteva le mani. Se il Paese non cresce il debito sale, se il Paese cresce il debito scende. Sono assolutamente disponibile a confrontarmi con Juncker, Moscovici o chiunque». Su Twitter, invece, Salvini torna ai toni identitari, e chiede all’Europa «rispetto per il
Popolo Italiano, visto che paghiamo ogni anno almeno 5 miliardi in più di quello che ci torna indietro. Diritto al lavoro, diritto alla salute e allo studio, meno tasse e più sicurezza: noi andiamo avanti!».

Conte cauto: ne parlerò con Junker, Governo convinto della manovra
Cauto invece il premier, Giuseppe Conte, che gioca la carta del rinvio al confronto in programma sabato sera a cena con il presidente della Commissione Ue Juncker, pur ribadendo per l’ennesima volta che il governo «è convinto della validità dell’impianto della manovra». «Confido in un confronto costruttivo, rivedremo le rispettive posizioni e valuteremo come andare avanti», conclude poi, scaricando la responsabilità sui predecessori: «L’Ue parla del debito del 2017, quindi quello del precedente governo».

Tajani (FI) preoccupato: Italia isolata
Dall’0pposizine, l’assedio al Governo M5S-Lega inzia puntuale a pochi minuti dall’annuncio ufficiale della bocciatura di Bruxelles. A suonare la carica è il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, figura di primo piano di Forza Italia, che su Facebookon si dice «molto preoccupato» per la valutazione europea sulla manovra del governo «che oltre a violare le regole che ci siamo dati, non stimola investimenti e crescita. Siamo isolati, lo spread è stabilmente sopra i 300 punti, la borsa è ai minimi dal 2016, abbiamo già perso 300 miliardi, cresce la sfiducia degli imprenditori».

ILSOLE24ORE

 

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