Usa, Trump autorizza lʼuso della forza contro i migranti dal Messico
La Casa Bianca ha autorizzato i soldati Usa inviati al confine con il Messico all’uso della forza per proteggere gli agenti federali che controllano la frontiera. I militari potranno sparare (anche in maniera letale, se necessario). Finora richieste simili erano state respinte dal Pentagono, visto che entrerebbero in contrasto con la legge del 1898 Posse Comitatus Act, che impedisce ai soldati di essere impegnati in operazioni di polizia sul suolo Usa.
Aggirato il Posse Comitatus Act – La legge è stata aggirata per motivi di “possibili disordini o incidenti”. L’ordine governativo è stato curato nei dettagli proprio per non risultare illegale. Il capo di gabinetto della Casa Bianca John Kelly ha affermato che ci sono “prove credibili e informazioni d’intelligence” che indicano che le migliaia di migranti irregolari in marcia verso gli Stati Uniti “potrebbero provocare incidenti e disordini”, minacciando l’incolumità degli agenti federali.
Arrestati 300 migranti – Intanto agenti della polizia federale e dell’Istituto nazionale delle migrazioni (Inm) hanno arrestato circa 300 migranti centroamericani entrati mercoledì in Messico guadando il Rio Suchiate dal Guatemala. Lo scrive il quotidiano La Jornada. Citando fonti governative dello Stato di Chiapas il giornale ha precisato che i cittadini centroamericani, che formavano la quarta Carovana entrata in territorio messicano da metà ottobre, sono stati bloccati nel comune di Metapa de Domínguez quando insieme si dirigevano a Tapachula per poi proseguire verso la frontiera degli Stati Uniti.
Dopo una tesa discussione con i migranti, per lo più salvadoregni, gli agenti messicani li hanno fatti salire su un gruppo di autobus che li ha condotti nella stazione migratoria “Siglo 21” a Tapachula. Le stesse fonti hanno infine detto che dietro questa Carovana ne esiste una quinta, composta da circa 200 persone, che si trova in Guatemala, in attesa di entrare in Messico, sempre attraversando il Rio Suchiate.
Il costo dell’operazione – Il Pentagono stima che il costo dei circa 5.900 militari americani schierati al confine meridionale degli Usa sarà di 72 milioni di dollari. Lo ha detto il portavoce dell’esercito, colonnello Rob Manning. Il costo – secondo un rapporto inviato al Congresso e ottenuto dai media statunitensi – sale a 210 milioni di dollari se si considerano anche gli oltre 138 milioni spesi finora per le 2.100 unità della Guardia Nazionale in missione alla frontiera da aprile.
TGCOM