Europa chiude in rosso senza il faro di Wall Street. A Milano giù Saipem

 

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Le Borse europee (segui qui i principali indici), orfane della guida di Wall Street, oggi chiusa per la festa del Ringraziamento, hanno chiuso in calo (Parigi –0,75%, Francoforte -0,94%, Madrid -0,62% e Londra -1,28%) una seduta orientata per lo più della cautela in attesa di aggiornamenti sull’accordo definitivo sulla Brexit, con le premier Theresa May che ha parlato di negoziati a «un punto cruciale». Piazza Affari, che era partita in calo dell’1% e ha poi recuperato fino a portarsi sopra la parità, ha in certa misura contenuto i cali (-0,69%), complice lo spread in calo in area 307 punti, dopo la fiammata fino a 317 punti in avvio. In attesa dell’incontro di sabato tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, si cerca di capire se ci siano margini di dialogo sulla manovra, anche alla luce delle aperture ventilate oggi dal ministro dell’Economia Tria durante il question time al Senato (commentando la manovra, ha parlato di «misure in via di definizione»). Sul differenziale incidono i risultati sul collocamento del Btp Italia, che oggi è stato piazzato agli istituzionali per un totale di 1,3 miliardi di euro. Con il retail la raccolta complessiva è stata di 2,1 miliardi.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

Banche di nuovo nel mirino delle vendite, giù anche St
Sul Ftse Mib sono di nuovo deboli le azioni delle banche, comunque in ribasso contenuto, mentre ieri avevano respirato una boccata d’ossigeno. Riduce i ribassi Banco Bpm, che era arrivata a cedere oltre il 2%, dopo la volata della vigilia, innescata anche dall’ipotesi di operazioni straordinarie all’orizzonte, come una eventuale fusione con Cattolica Assicurazione. Ancora male il comparto petrolifero (Saipemè la peggiore del Ftse Mib): anche se il greggio oggi è in calo contenuto, il comparto continua a risentire del brusco ribasso precedente, innescato anche dal fatto che le scorte americane sono salite al massimo da dicembre.

Sono deboli le Generali, all’indomani della presentazione del piano industriale al 2021, che mette in conto una crescita media annua degli utili del 6-8%. Mentre la migliore della seduta è Banca Generali, dopo l’ok dell’Ue alla joint venture con Saxo Bank. Perdono terreno le Stmicroelectronics , dopo il rimbalzo di ieri. Per contro sono stabili le Luxottica Group, per la società si avvicina la scadenza (28 novembre) dell’offerta pubblica di scambio con EssilorLuxottica.

Andamento dello spread Btp / Bund

Telecom sotto la lente, debole Cnh nel giorno dati su veicoli commerciali
Telecom Italia è oggetto di vendite mentre il mercato continua a interrogarsi sul futuro della compagnia, che potrebbe vedere un imminente riassetto, con la creazione di una rete unica in Italia insieme a Open Fiber, la società adesso controllata da Cdp ed Enel. Cnh Industrial arretra: anche se i dati diffusi da Acea sulle immatricolazioni di veicoli commerciali nell’Unione europea hanno segnato un rialzo del 6,9% a ottobre, sul titolo incide il fatto che la rivale americana Deere ha riportato trimestrale e outlook sotto le stime, a causa di un rallentamento della domanda. Della galassia Agnelli, invece, mantengono le posizioni le Ferrari e perdono quota le Fiat Chrysler Automobiles.

Il cambio euro / dollaro

Enel positiva, giù le utility in Europa
Seduta positiva per Enel. A fare da traino al titolo, che va meglio anche rispetto alle controparti europee, schiacciate dal crollo della britannica Centrica , sono alcune valutazioni positive di analisti, con Equita e Banca Imi che hanno confermato il target «buy». Performance più debole per le altre utility italiane (A2a, Terna e Italgas sono in calo), ma soprattutto per le controparti europee (Asml a Madrid e E.On a Francoforte). Queste ultime sono appunto penalizzate da Centrica, proprietaria di British Gas, che ha deluso le aspettative con i conti del quarto trimestre, giudicati non sufficienti per placare i timori degli investitori. Tornando a Enel, Banca Imi ha confermato la valutazione “buy” e ha alzato il target di prezzo da 4,64 a 5,7 euro per azione, ed Equita ha espresso un giudizio positivo. La società «tratta multipli decisamente attraenti sul 2020 a 8,7 volte il rapporto prezzo/utile e 5,9 volte quello tra enterprise value ed Ebitda, con uno yield dell’8,1%. Considerata l’elevata flessibilità finanziaria, le vendite a termine, le stime conservative su prezzi dell’energia, Co2 e valute, il contenuto rischio merchant e l’esposizione a business regolati, riteniamo che la valutazione sia tra le più attraenti di mercato», hanno detto gli analisti. Già ieri anche gli esperti di Mediobanca avevano promosso il titolo, alzando il rating da «neutral» a «outperform» e l’obiettivo di prezzo da 5,3 a 5,4 euro per azione, sottolineando che la struttura di bilancio del gruppo è solida

Euro stabile in area 1,14, petrolio in ribasso
Sul fronte dei cambi, l’euro rimane stabile attorno a 1,14 dollari. Dopo il rimbalzo della vigilia, lima invece il valore del greggio nell’attesa delle decisioni che prenderà l’Opec: il wti, contratto con consegna a gennaio, cede lo 0,1% attestandosi a 54,5 dollari al barile.

Collocati 1,3 miliardi di Btp Italia agli istituzionali
Il Btp Italia alla fine ha raccolto un totale di 2,16 miliardi di euro. La quattordicesima emissione di Btp italia è stata abbastanza deludente, anche se è riuscita a fare meglio della seconda emissione del BTp Italia risalente al giugno 2012, quando ci si fermò a 1,738 miliardi totali . Agli 863 milioni di euro raccolti nei tre giorni di offerta riservata al retail, si sono aggiunti gli 1,3 miliardi di euro collocati oggi dal Tesoro presso gli investitoti istituzionali. Resta deludente il risultato ottenuto sul versante della domanda retail, che si è confermato sui livelli più bassi di sempre.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

 

 

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